Il Corso internazionale sulla conservazione della carta giapponese (JPC) è stato una pietra miliare dello scambio di conoscenze per oltre tre decenni. Il suo obiettivo primario è quello di introdurre alle tecniche giapponesi i conservatori di tutto il mondo. Piuttosto che limitarsi a formare i conservatori sull'arte giapponese, il corso mira a fornire una "cassetta degli attrezzi" completa di tecniche giapponesi per chi lavora con il patrimonio cartaceo.
Ogni anno, insieme al nostro partner, l'Istituto Nazionale di Ricerca sui Beni Culturali di Tokyo, accogliamo dieci partecipanti provenienti da diverse parti del mondo per partecipare al corso di tre settimane.
In linea con l'approccio "imparare facendo", le sessioni pratiche sono iniziate con la preparazione della pasta d'amido e hanno guidato i partecipanti nella creazione di un cartiglio attraverso le varie carte e gli strumenti tradizionali, come i famosi pennelli. Il corso ha esplorato a fondo il processo di "foderatura" (ampiamente utilizzato nelle opere giapponesi e non), evidenziando fattori chiave come l'umidità, i tempi tra le operazioni e la sensibilità dei materiali agli strumenti. Anche la fluidità dei movimenti del corpo è stata enfatizzata come fondamentale per ottenere il risultato desiderato. Questa metodologia ha fornito ai partecipanti una comprensione articolata della conservazione della carta, rafforzando l'idea che imparare dagli errori è una parte inestimabile del processo di crescita.
Nella recente edizione del corso, tenutasi dal 28 agosto al 15 settembre 2023, i partecipanti hanno appreso non solo le tecniche di conservazione della carta giapponese, ma anche una più profonda comprensione del loro contesto culturale. Durante il viaggio di studio della seconda settimana, i partecipanti hanno avuto modo di capire come le tecniche tradizionali vengono conservate e trasmesse attraverso l'esperienza della fabbricazione della carta e la visita a uno studio di restauro.
Dal 1992 al 2023, abbiamo avuto 238 partecipanti al corso JPC, molti dei quali hanno integrato e persino adattato con successo le tecniche giapponesi nel proprio lavoro. Il feedback positivo ricevuto attesta l'efficacia dei metodi di insegnamento, che sono particolarmente utili per i conservatori a metà carriera che organizzano workshop e istruiscono gli studenti nei loro rispettivi Paesi. La condivisione della conoscenza di queste tecniche aiuta a creare legami tra gli ex partecipanti ed estende il suo impatto ben oltre i confini del corso.