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La Giornata del Patrimonio Mondiale Africano, proclamata dalla 38a sessione della Conferenza generale dell'UNESCO nel novembre 2015, è un'occasione per discutere del futuro del patrimonio in Africa e per consentire alle persone di tutto il mondo, in particolare agli africani, di celebrare il patrimonio culturale e naturale unico del continente.

Il patrimonio africano si trova a un bivio. Deve affrontare diverse sfide, le principali riguardanti la sua conservazione, promozione e valorizzazione. Per affrontare queste sfide, l'Africa fa affidamento sui suoi giovani professionisti impegnati attivamente in varie iniziative, pronti a dare contributi significativi.

È in questo contesto che l'ICCROM, attraverso il programma Youth.Heritage.Africa, in collaborazione con il Gruppo di lavoro dei  Professionisti Emergenti dell'ICOMOS per la Regione Africa (ICOMOS EPWG Africa), ha organizzato il 5 maggio un webinar sul tema "Patrimonio e giovani: Azione per il clima, imprenditorialità e tecnologie digitali". Il webinar mirava a dimostrare il ruolo attivo dei giovani professionisti africani nel settore del patrimonio culturale nel promuovere nuove pratiche di conservazione dei beni culturali, per far fronte agli impatti dannosi del cambiamento climatico e nel coltivare lo spirito di creatività e di innovazione imprenditoriale e tecnologica a beneficio del patrimonio. 

Il tema del webinar è stato discusso con quattro giovani professionisti che si sono distinti per i loro diversi progetti: 

  • Scovia Ampumuza, Direttrice di programma di Faraja in Ruanda, ha presentato la sua iniziativa per coinvolgere le comunità locali nella conservazione del Parco nazionale di Nyungwe, Patrimonio Mondiale. Il suo lavoro in questo sito è dedicato alla promozione della resilienza ai cambiamenti climatici tra i giovani e le donne.
  • Ibrahim Tchan, Direttore e Co-fondatore dell'ecomuseo Tata Somba in Benin, il primo museo ecologico dell'Africa occidentale, dedicato alla conservazione dell'architettura tradizionale e delle abilità ancestrali dei Batammariba. Le tecniche tradizionali e i materiali da costruzione vernacolari sono stati discussi come parte della mitigazione e dell'adattamento ai cambiamenti climatici.
  • Doria Tounsi, Fondatrice e Amministratrice di Shédio Design in Algeria, il cui lavoro sta contribuendo a plasmare un futuro in cui design, tecnologia e conservazione del patrimonio si intrecciano.  
  • Efosa Onaghinor, Co-fondatore di Afro-Art Studios in Nigeria, che si propone di preservare e mostrare la cultura africana attraverso la digitalizzazione degli oggetti. Il suo impegno imprenditoriale è quello di colmare il divario tra l'artigianato tradizionale e la tecnologia moderna, rendendo l'arte africana accessibile su scala globale.

Queste varie iniziative testimoniano lo spirito imprenditoriale, l'innovazione e l'efficace contributo dei giovani professionisti alla valorizzazione e alla promozione del patrimonio africano. 

Questo webinar, che ha riunito quasi un centinaio di partecipanti provenienti dalle cinque regioni africane, dimostra che gli africani hanno tutte le ragioni per essere ottimisti sul futuro del loro patrimonio e possono contare sulla forza dei giovani e sul supporto delle istituzioni.