Il Direttore Generale Webber Ndoro ha espresso la necessità di sostenere la "trasformazione digitale" in tutta l'Africa durante la terza Conferenza per un Partenariato Accademico Euro-Africano a Teramo, tenutasi all'inizio di questo mese, unendosi ai delegati delle università africane ed europee e delle organizzazioni internazionali per promuovere la cooperazione accademica e l'integrazione socio-economica dei giovani. L'ICCROM ha co-organizzato l'evento con l'Università di Teramo, UNIDROIT, ICOMOS Italia, la Diocesi di Teramo-Atri e la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero Italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
"Dobbiamo avere fiducia nel trovare risposte alle domande del futuro, con le piattaforme digitali che costituiscono la chiave di nuove opportunità e di ricerca", ha dichiarato. "Le istituzioni devono chiedersi come possiamo colmare il divario digitale che esiste in Africa e cooperare per garantire che le giovani generazioni possano usufruirne ". In linea con questo tema, l'ICCROM ha presieduto una sessione incentrata sul ruolo delle tecnologie digitali nello sviluppo sostenibile, che comprendeva relatori dei Musei Nazionali del Kenya, dell'Accademia del Patrimonio Culturale del Ruanda e dell'École Du Patrimoine Africain.
La conferenza ha anche rappresentato gli obiettivi del programma Gioventù-Patrimonio-Africa dell'ICCROM, proponendo nuovi metodologie per prendersi cura e creare valore economico nel settore del patrimonio culturale e naturale, per promuovere lo scambio intergenerazionale e realizzare il potenziale imprenditoriale dei giovani. Gli argomenti sono stati discussi in una sessione tematica sull'accelerazione dell'occupazione giovanile, che includeva i contributi dell'African World Heritage Fund, dell'UNESCO e di CorpsAfrica, e ha contribuito a definire le Raccomandazioni Finali dell'evento.
Il mondo è cambiato drasticamente da quando la Dichiarazione di Teramo è stata firmata tre anni fa, fornendo un nuovo slancio ai partner africani ed europei per poter mantenere la loro promessa e collaborare per proteggere le risorse del patrimonio culturale. Con il protrarsi della crisi dovuta al Covid-19 che si aggiunge alla lista degli imperativi, il nostro Direttore Generale ha colto l'occasione durante la conferenza per fare appello a un'ambizione coraggiosa che deve andare di pari passo con un'azione reale. "Speriamo che entro il prossimo anno questa conferenza possa tenersi in Africa e che i partner di questa iniziativa possano presentare gli esiti dei primi obiettivi raggiunti".
La terza Conferenza per un Partenariato Accademico Euro-Africano si è tenuta il 1° ottobre 2021 nell'ambito del quarto Forum Internazionale del Gran Sasso, che si è svolto dal 30 settembre al 2 ottobre 2021 sotto l'egida della Presidenza Italiana del G20.