Dopo il corso, i partecipanti al corso internazionale FAC hanno l’opportunità di presentare proposte di progetti di primo soccorso da mettere in atto nei rispettivi Paesi. Le proposte selezionate riceveranno borse di studio di avviamento dal Programma per la risposta alle emergenze culturali del Fondo Principe Claus dei Paesi Bassi. Le proposte dovranno utilizzare le conoscenze acquisite in sede di formazione per rafforzare le capacità di gestione del rischio di calamità per il patrimonio culturale a livello regionale o nazionale.
Dopo cinque corsi internazionali e oltre 40 workshop di follow-up in 17 Paesi a rischio, l’iniziativa FAC mira a sviluppare centri regionali autonomi per moltiplicare le opportunità di formazione, rafforzando così la preparazione e la risposta alle emergenze del patrimonio culturale.
1. Corso di formazione sul pronto soccorso al patrimonio culturale in tempi di crisi e conflitti, Homs (Siria), 13-24 agosto 2017
Per la prima volta, in Siria, dal 13 al 24 agosto 2017 è stato organizzato un corso di formazione sul pronto soccorso al patrimonio culturale in tempi di crisi, cui hanno preso parte 30 partecipanti provenienti da 12 istituzioni diverse e da diversi percorsi educativi, 21 donne e 9 uomini. Otto partecipanti della DGMA di Homs e 22 di altre 12 istituzioni diverse tra cui l'università, il Ministero del turismo, il Ministero della Cultura, la protezione civile, i vigili del fuoco, l'istituto religioso (awkaf), la Direzione per l’Istruzione e la Cultura, la sede della Nazione Unite a Homs e l'organizzazione della Mezzaluna Rossa.
Il corso è stato caratterizzato dalla simulazione di eventi di emergenza, giochi di ruolo e discussioni di gruppo. I partecipanti hanno appreso come effettuare indagini in loco attraverso esercitazioni sul campo, hanno imparato a documentare le strutture e mappare i siti, effettuare una valutazione iniziale dei danni, identificare le priorità e hanno avuto la possibilità di praticare metodi di stabilizzazione di emergenza per le strutture del patrimonio. Il lavoro pratico è proseguito con l'introduzione di argomenti riguardanti l'evacuazione, la stabilizzazione e il recupero delle collezioni. Inoltre, i partecipanti hanno acquisito informazioni generali su traumi, media, negoziati e capacità di leadership. I lavori sul campo si sono svolti in diversi luoghi della città vecchia di Homs danneggiati dal conflitto e nell'edificio della DGMA di Homs.
Oltre a formare 30 soccorritori al patrimonio culturale, questo corso ha portato persone provenienti da diverse organizzazioni a lavorare insieme, avendo un forte impatto sui partecipanti che, non solo hanno migliorato le proprie conoscenze, ma hanno altresì iniziato a pensare in modo diverso al ruolo che il patrimonio culturale può svolgere nella costruzione della pace nella nostra società.
Il corso è stato tenuto e organizzato nell’Engineering Syndicate di Homs, insieme al Comitato di conservazione del patrimonio siriano con il sostegno del Fondo Prince Claus e dell’ICCROM Athar.
I risultati sono stati di gran lunga superiori alle aspettative mie e dei partecipanti. I crescenti conflitti nella regione araba hanno messo in luce, sia la vulnerabilità dei beni culturali, sia la mancanza di preparazione nella regione, sottolineando così la necessità di rafforzare la risposta a tali catastrofi. Professionisti che lavorano nel campo della conservazione culturale e ONG hanno riconosciuto l'importanza di questo corso che, oltre ad aver avuto un forte impatto sulla città di Homs, ha evidenziato il ruolo significativo che le istituzioni e i professionisti del patrimonio possono svolgere nel prepararsi a una crisi, adottando misure appropriate, che possono limitare e prevenire i danni ai siti e alle collezioni.
Attraverso lo sviluppo dei contenuti scientifici e della metodologia di formazione sviluppata dagli esperti dell’ICCROM, per adattarsi ai siti del patrimonio danneggiati in Siria, questi corsi possono rivestire un ruolo importante nella formazione per il pronto soccorso al patrimonio culturale, sensibilizzando alla rilevanza della protezione del patrimonio in tempi di crisi, sottolineando il valore del patrimonio culturale e del suo ruolo nella società, nel processo di recupero dopo la crisi, oltre ad ampliare la rete dell’ICCROM e l'accesso alle aree di conflitto.
2. Corso di formazione specializzata sulla protezione del patrimonio culturale con PROMEDHE
Immediatamente dopo un’emergenza su vasta scala, la priorità principale è quella di salvare vite e ripristinare la comunicazione e l’accesso alle risorse vitali. A seconda dell’emergenza, la protezione civile svolge un ruolo fondamentale nel coordinamento degli interventi di emergenza.
Considerando il loro ruolo di operatori di primo soccorso, è possibile che le autorità della protezione civile nazionale amplino le proprie funzioni per includere il coordinamento della salvaguardia del patrimonio culturale durante un’emergenza?
Il Dipartimento Italiano della Protezione Civile (o Protezione Civile) ritiene sia possibile, avendo lavorato per assicurare e recuperare il patrimonio culturale in occasione di numerose emergenze che hanno colpito il paese negli ultimi 20 anni, tra cui i terremoti del 2016-2017 in Italia centrale. Per maggiori informazioni...
3. Corso internazionale sulla gestione del rischio di catastrofi per il patrimonio culturale di Sarajevo, Bosnia-Erzegovina; Pristina, Kosovo; Argirocastro, Albania 7-27 novembre 2016
Le tre organizzazioni Cultural Heritage without Borders nei Balcani occidentali (CHwB-Albania, CHwB-BiH, CHwB-Kosovo) si sono riunite per organizzare un corso di tre settimane sulla gestione del rischio di catastrofi per il patrimonio culturale, tenutosi dal 7 al 27 novembre 2016. Questa formazione si è svolta in tre città storiche dei Balcani occidentali: Sarajevo in Bosnia-Erzegovina (1ª settimana), Pristina nel Kosovo (2ª settimana) e Argirocastro in Albania (3ª settimana). Si è trattato del secondo corso nell'ambito del programma Balkan Cultural Aid Response for Emergencies (B+CARE).
Questo corso di formazione è stato ideato per accompagnare i partecipanti nel percorso di gestione del rischio di catastrofi (DRM): partendo dalla valutazione del rischio alla prevenzione e mitigazione, alla preparazione alle emergenze, sino alla risposta alla valutazione dei danni post-calamità e al trattamento del "pronto soccorso culturale". In ogni località, i partecipanti hanno applicato questi principi e approcci a un diverso tipo di risorsa del patrimonio: collezioni museali a Sarajevo, paesaggi storici urbani a Pristina e patrimonio immateriale ad Argirocastro.
Complessivamente, 26 persone provenienti da 11 paesi dei Balcani e da altri paesi dell'Europa orientale e del Nord Africa hanno partecipato alla formazione; a queste si sono uniti 6 volontari della rete B+CARE (vedere il link qui di seguito) e 28 formatori e docenti provenienti da 9 paesi diversi. Il finanziamento per questa formazione è stato fornito dal Fondo Prince Claus e dal governo svedese.
Uno dei punti salienti dell'attività di formazione è stata la tavola rotonda tenutasi ad Argirocastro, che ha coinvolto 4 rappresentanti di diverse istituzioni legate alla gestione del rischio di catastrofi, allo sviluppo internazionale e al patrimonio per affrontare le seguenti idee principali:
- l’identità e le dimensioni sociali della cultura e del patrimonio culturale rappresentano un fattore importante per aiutare le comunità a riprendersi dalle catastrofi;
- lavorare con la cultura/PC (in termini di pratiche culturali, conoscenza della comunità, tecniche costruttive tradizionali, ecc.) può rafforzare positivamente le missioni umanitarie e di sviluppo e aiutare a raggiungere gli obiettivi.
Tra le istituzioni rappresentate nel gruppo figurano: la Swedish International Development Cooperation Agency (Agenzia svedese per la cooperazione internazionale allo sviluppo (SIDA), l’Albanian National Emergency Operations Centre (Centro nazionale albanese per le operazioni di emergenza), il Directorate of Tangible Heritage and Museums (Direzione del patrimonio materiale e dei musei, presso il Ministero albanese della Cultura e l’ICCROM.
Ulteriori informazioni sulla rete B+CARE sono disponibili sul sito: http://www.balkancare.net/en/about
4. Formazione di volontari sul pronto soccorso al patrimonio culturale Argirocastro (Albania), 14-18 marzo 2016
Dal 14 al 18 marzo 2016 si è tenuto un workshop di formazione sul pronto soccorso al patrimonio culturale nei Balcani, presso il sito del Patrimonio Mondiale di Argirocastro (Albania). Questa è stata la prima formazione nell'ambito del programma Balkan Cultural Aid Response for Emergencies (B+CARE).
Il corso è stato progettato per fornire ai partecipanti alcuni strumenti base per affrontare le emergenze che coinvolgono il patrimonio culturale. I partecipanti hanno appreso informazioni sulla preparazione alle emergenze, sulla valutazione dei danni per i siti del patrimonio, sui protocolli di base per la gestione delle collezioni e sulle strategie per gestire la sicurezza e la stabilizzazione del patrimonio a rischio.
La formazione è stata organizzata dal Cultural Heritage without Borders-Albania e dall’Urban Development Center, Serbia, sotto il patrocinio dell’ICCROM e con il finanziamento del Fondo Prince Claus. Il corso è stato arricchito dai contributi di esperti dell’ICCROM, della GEA Search and Rescue, dell’ICOMOS-ICORP e dell’Egyptian Heritage Rescue Foundation (Fondazione egiziana per il salvataggio del patrimonio).
Dopo il corso, i 19 partecipanti provenienti da 7 paesi balcanici sono diventati i membri fondatori della rete di volontari B+CARE. L'obiettivo di questa rete è quello di essere la prima linea di difesa del patrimonio culturale minacciato dalla crisi. I membri saranno attivi nelle emergenze riguardanti il patrimonio nei Balcani, si scambieranno esperienze in materia di preparazione e risposta alle emergenze e allerteranno gli altri in caso di catastrofi. Le istituzioni culturali avranno inoltre la possibilità di contattare i volontari più vicini per essere formati sulla preparazione alle emergenze e avere il sostegno dei volontari in caso di emergenza.
Ulteriori informazioni su questo corso e sulla rete B+CARE sono disponibili sul sito: http://www.balkancare.net/en/
5. Corsi di formazione nazionale sulla gestione del rischio di catastrofi e sul pronto soccorso per il patrimonio culturale in tempi di crisi - Egyptian Heritage Rescue Foundation, Fondazione egiziana per il salvataggio del patrimonio (EHRF)
Dal 2012, l’Egyptian Heritage Rescue Foundation (EHRF), in collaborazione con l’ICCROM e il Ministero delle Antichità, ha programmato di creare un team di professionisti in Egitto. La missione principale di questa équipe consiste nel fornire un primo soccorso al patrimonio culturale in tempi di crisi o in caso di calamità e costituire la prima linea per proteggere il patrimonio.
Per raggiungere tale obiettivo, sono stati svolti cinque corsi di formazione nazionali su standard internazionali dal titolo "Gestione del rischio di catastrofi e pronto soccorso al patrimonio culturale in tempi di crisi". La metodologia del corso prevede studi teorici, visite pratiche programmate in situ e sessioni simulate, generando così una risposta integrata ai rischi legati alle situazioni di conflitto. In questo modo, si intende aumentare la capacità di affrontare le circostanze che implicano un rischio diretto per la conservazione del patrimonio culturale in caso di calamità naturali, instabilità politica, disordini civili e conflitti. Inoltre, si sviluppano le capacità di gestione dei musei e dei siti per valutare la preparazione ai rischi, vengono fornite conoscenze per la pianificazione e si sviluppano competenze per la mitigazione delle catastrofi e gli interventi di emergenza. Oltre ad affrontare le catastrofi naturali, la metodologia adottata fornisce uno strumento più utile per prevenire efficacemente il saccheggio, il furto e il traffico illecito dei beni culturali.
Questi corsi non si basano esclusivamente sulla trasmissione di conoscenze teoriche, ma includono, alla fine del programma, una simulazione finale che permetterà ai partecipanti di mettere in pratica quanto appreso. La formazione termina con un esercizio pratico di recupero e di primo soccorso alle collezioni. I tirocinanti dovranno dimostrare le proprie abilità nella documentazione, nonché capacità di gestione professionale: sviluppare il lavoro di squadra, rispettare la catena di comando, imparare a comunicare con le autorità e trattare con la stampa.
Complessivamente, 96 egiziani hanno completato questi corsi di formazione, diventando membri del team egiziano di salvataggio del patrimonio.
Oltre a questi cinque corsi, sono stati organizzati numerosi workshop rivolti a istituzioni specifiche, al fine di sensibilizzare il personale e di aumentare la capacità di valutazione del rischio, sviluppare piani di gestione del rischio di catastrofi e rispondere alle emergenze. Tra queste istituzioni figurano il Centro per la documentazione del patrimonio culturale e naturale (CultNat), il Ministero dell'Agricoltura, il Museo Copto, l’Università di Fayoum, la Biblioteca Al-Azhar Al-Shar e molti altri.