Carissimi lettori, benvenuti alla risorsa del mese di agosto. Ancora una volta, vorrei invitarvi a visitare la nostra biblioteca, sia virtualmente attraverso il nostro catalogo online sia, naturalmente, di persona qui a Roma. Di persona a Roma? Alcuni di voi potrebbero pensare: meglio non viaggiare con questo caldo... Leggiamo ogni giorno di incendi di boschi e città e in Italia non piove da molti mesi... Il cambiamento climatico e i suoi effetti catastrofici sono purtroppo più evidenti che mai. Dobbiamo cercare soluzioni sostenibili in tutti i contesti della vita.
Come possiamo, come restauratori, integrare la sostenibilità nel nostro lavoro?
Questa è la domanda che si sono posti Caitlin Southwick, fondatrice del progetto Sustainability in Conservation (SiC) - Greener Solvents, e il suo team. SiC si impegna a lavorare in conformità agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e si considera parte della tendenza verso la cosiddetta "chimica verde": un ramo relativamente nuovo della chimica, concettualizzato per la prima volta nella pubblicazione del 1998 Green Chemistry: Theory and Practice (Anastas, Warner).
Come risultato dell'indagine sulla sostenibilità dei conservatori, il team SiC ha creato un manuale per aiutare i conservatori a utilizzare metodi e prodotti più "verdi". Greener Solvents in Conservation: An Introductory Guide [CR1] , pubblicato da Archetype in associazione con SiC nel 2021, è una guida all'utilizzo dei solventi organici nella conservazione.
Il manuale lo dice chiaramente: non esiste un prodotto a impatto zero. I solventi "più verdi" sono spiegati come quelli che "forniscono una migliore alternativa agli altri solventi in uso in termini di tossicità umana, sicurezza e impatto ambientale". Nel Capitolo 1, le autrici Karoline Sophie Hennum e Marie Desrochers approfondiscono i concetti di "verde" e "più verde". Esaminano vari strumenti che possono essere utilizzati per facilitare la decisione di utilizzare uno o l'altro solvente in termini di sostenibilità.
Il secondo capitolo è dedicato alla storia della ricerca di solventi "più verdi" nella conservazione, affrontando il progressivo riconoscimento del pericolo che i solventi possono rappresentare per la salute dei restauratori. Aline Assumpção e Lucile Pourret mostrano come, nel corso degli anni, la ricerca relativa al settore abbia contribuito a un uso più sostenibile di sostanze chimiche meno dannose per la salute.
ll cuore del libro è scritto dalla curatrice Gwendoline R. Fife, che illustra i passi pratici per adottare soluzioni più ecologiche nella conservazione. Scrive che il capitolo fornisce una guida: "... dove è stato stabilito che l'opzione migliore (o l'unica) è l'uso di solventi organici".
Fife spiega in modo semplice e passo dopo passo il processo necessario per raggiungere questo obiettivo. Il manuale include utili strumenti visivi e organizzativi, come una tabella dei solventi più importanti, la loro rappresentazione grafica nel diagramma TEAS e una lista di controllo.
Raccomando vivamente questo libro a tutti i restauratori. Lo tengo nello scaffale digitale dei miei libri tecnici preferiti, molti dei quali sono manuali concisi che, con il loro approccio pratico, mi hanno aiutato ad ampliare le mie conoscenze in materia di conservazione. Più saremo a mettere in pratica le raccomandazioni suggerite da questo manuale, tanto maggiori saranno i benefici concreti per la SALUTE nel senso più ampio del termine, ovvero per la nostra salute personale e ambientale. Buona lettura!