Ogni mese, in alternanza con la Biblioteca, questa sezione presenta articoli speciali provenienti dagli archivi dell'ICCROM, che insieme contribuiscono a raccontare la storia della conservazione del patrimonio internazionale nel corso del XX secolo.
Per la risorsa di febbraio, la nostra destinazione è l'Etiopia, famosa per i suoi spettacolari siti naturali e per il suo caratteristico patrimonio culturale che si estende nel passato più remoto. Il Paese è ricco di importanti siti storici, tra cui significative chiese antiche.
Una di queste è Debre Berhan Selassie, parte di un più ampio sito del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO noto come Fasil Ghebbi, nella regione di Gondar, una città-fortezza del XVI e XVII secolo iscritta nel 1979 per il suo eccezionale valore universale. La chiesa è nota per le notevoli pitture murali che ricoprono le pareti interne e i soffitti. In particolare, il soffitto è completamente ricoperto da volti di cherubini inseriti tra travi di legno.
L'ICCROM ha intrapreso diverse missioni a Debre Berhan Selassie a partire dal 1973, culminate in tre campagne di conservazione e restauro delle pitture murali tra il 1979 e il 1982, con il sostegno del Ministero etiope della Cultura, degli Affari giovanili e dello Sport, dell'UNESCO e dell'UNDP (Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite). L'obiettivo di questo programma quadriennale di collaborazione internazionale era quello di formare un'équipe locale di restauratori di dipinti murali e di trattare le parti non restaurate della chiesa.
I restauratori etiopi sono stati assistiti nel progetto da esperti internazionali. L'archivio dell'ICCROM contiene rapporti di missione, corrispondenza, fotografie (in bianco e nero e a colori) e campioni di materiale che documentano il lavoro svolto all'epoca sui dipinti murali. Tra questi, le ispezioni preliminari, lo stato di conservazione, le analisi di laboratorio dei materiali che compongono i dipinti e gli interventi di conservazione prima, durante e dopo il trattamento.