Dal 9 al 23 luglio 2017 ad Accra, Ghana
Foto, film, audio e video perpetuano i ricordi, le espressioni creative e i dati scientifici vitali. “Ovunque esistano collezioni di queste testimonianze, vengono utilizzate per creare posti di lavoro, alimentare la ricerca e proporre racconti multidimensionali del nostro passato e del presente”, afferma il dottor Stefano De Caro, direttore generale dell’ICCROM.
Per discutere questi temi il corso SOIMA 2017 sulla Conservazione di Collezioni di Suoni e Immagini, ha riunito 17 partecipanti provenienti da 12 paesi presso l’Institute of African Studies e gli J.H. Kwabena Nketia Archive all’University of Ghana ad Accra, Ghana. L’obiettivo condiviso è di scambiare le conoscenze per sostenere il patrimonio del suono e dell’immagine, minacciato dalle tecnologie in continua evoluzione e dalla mancanza di politiche istituzionali coesive.
Questo corso, che si svolge dal 9 al 23 luglio 2017, è stato creato dall’ICCROM in collaborazione con l’Institute of African Studies e con la cooperazione del Netherlands Institute for Sound and Vision, del Ghana’s National Film and Television Institute (NAFTI), dell’ International Council on Archives (ICA), e dell’International Association of Sound and Audiovisual Archives (IASA).
Durante il corso intensivo di due settimane, i partecipanti sono impegnati in attività che spaziano dalle discussioni di gruppo alle attività pratiche fino ad esercizi di apprendimento strutturato. Gli argomenti condivisi includono la definizione del patrimonio audiovisivo, il perché occorre preservarlo, e come è possibile utilizzarlo per scopi creativi. Questa opportunità di apprendimento si concentra su un caso di studio presso il J.H. Kwamena Nketia Archive, fondato per studiare il vivace patrimonio orale del Ghana. L’archivio è gestito da un ex partecipante dei SOIMA, Judith Opoku-Boateng, che intende condividere ora i frutti del suo lavoro con gli altri partecipanti.
Il team di insegnamento dinamico proviene da sette paesi e contribuisce alla diversità del gruppo.
I brainstorming sulla composizione delle nostre collezioni, e sul perché dobbiamo preservarle, hanno condotto a prender coscienza delle possibili soluzioni ai problemi più comuni. Tuttavia, non esiste un metodo unico per preservare queste raccolte miste. Le soluzioni su come programmare per conservare e su come garantire l’accesso a lungo termine sono variegate, così come le nostre collezioni.
Un esercizio di registrazione sul campo è stato l’occasione per i partecipanti di svolgere un’esperienza pratica nell’ acquisizione di registrazioni audio e video di gruppi di musica e danza ghanese. I partecipanti hanno utilizzato attrezzature diverse per cogliere gli elementi del patrimonio immateriale e dell’etnomusicologia durante la sessione di registrazione e hanno successivamente usato i propri file per comprendere meglio i concetti di archiviazione dei metadati e dei dati. Questo esercizio multidimensionale ha inoltre aiutato i partecipanti a capire i dilemmi etici della cultura della registrazione e della gestione dei diritti di proprietà intellettuale delle comunità di origine.
Verso la fine del corso, il 21 luglio, l’ICCROM, unitamente all’ Institute of African Studies dell’University of Ghana e ai loro collaboratori, terrà un simposio pubblico dal titolo “Sound and Image Heritage: for Creativity, Peace and Development (Il patrimonio del suono e dell’immagine: per la creatività, la pace e lo sviluppo) .” Questo simposio crea una piattaforma per otto oratori provenienti da cinque paesi per condividere il loro unico punto di vista sull’importanza del patrimonio del suono e dell’immagine nel creare posti di lavoro, promuovere la pace e contribuire a una società creativa. Il simposio si conclude con una conversazione con il pubblico in cui i partecipanti interagiscono con gli esperti sul palco e discutono temi di grande attualità nel campo del suono e dell’immagine.
Il corso SOIMA dell’ICCROM sulla Conservazione di Collezioni di Suoni e Immagini si è svolto in sei edizioni internazionali in Brasile, India, Kenya, Lettonia e Lituania, Messico e Belgio. Lo scambio interdisciplinare e il networking rappresentano il fulcro di questo programma internazionale, volto ad aumentare la capacità dei musei, archivi, biblioteche e altre istituzioni culturali per preservare e fornire accesso alle collezioni di suoni e immagini.
La SOIMA ha sviluppato una solida rete di 120 professionisti provenienti da 56 paesi, che si prendono cura del patrimonio unico di suono e immagine in 109 diverse istituzioni. L’ICCROM organizza e coordina le riunioni per individuare e diffondere approcci e metodologie per la conservazione di diversi tipi di patrimonio culturale.
Stati membri rappresentati : Argentina, Belgio, Ghana, India, Italia, Kenya, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Nigeria, Filippine, Africa del Sud, Siria, Stati Uniti d’America, Zimbabwe.