Il Dipartimento libico delle Antichità, insieme a esperti internazionali, e l’ICCROM, il Centro Internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali con sede a Roma, si riuniranno dal 9 all’11 maggio a Tunisi. L’obiettivo comune è quello di discutere e sviluppare un piano d’azione globale che comprenda misure concrete, standard e meccanismi per coinvolgere la società civile nella protezione dei numerosi siti del patrimonio culturale della Libia, minacciati da scontri armati e dai saccheggi. L’incontro servirà anche a incoraggiare la riconciliazione e il rafforzamento della società civile, attraverso progetti volti a proteggere i beni culturali del Paese.
Tra i partecipanti, diversi stakeholder libici che rappresentano i siti del patrimonio culturale, città storiche e rappresentanti della società civile, insieme alle missioni diplomatiche in Libia di Stati Uniti, Italia, Francia e Gran Bretagna. All’incontro parteciperanno anche una serie di organizzazioni internazionali tra le quali l’Interpol, l’Organizzazione Mondiale delle Dogane (OMD), il Consiglio internazionale dei musei (ICOM), il Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti (ICOMOS), la Banca mondiale e varie altre organizzazioni.
Organizzata dall’ICCROM in collaborazione con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO), la conferenza sul patrimonio culturale della Libia si terrà in gran parte grazie al generoso sostegno dell’Ambasciata degli Stati Uniti in Libia, con sede a Tunisi.