Roberto Conforti, Generale dell’Arma dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (CC-TPC), è deceduto il 26 luglio 2017 all’età di 79 anni, dopo oltre 42 anni di servizio nell’Arma.
La sua lunga carriera nell’Arma dei Carabinieri ebbe inizio nel 1961. Dopo avere prestato servizio in diverse regioni italiane, nel 1985 fu destinato nel Lazio, dove partecipò a molteplici iniziative contro il crimine organizzato. Nel 1991 Conforti viene posto al comando del Nucleo Tutela del Patrimonio Artistico – CC-TPC, che dirige fino al suo pensionamento, il 1° settembre 2002.
Sotto il suo comando, il Nucleo Tutela ha rintracciato e recuperato migliaia di opere trafugate da musei, archivi, chiese, siti archaeological e spazi privati, sia in Italia che in diversi stati esteri. Tra le opere degne di menzione recuperate, citiamo la Lastra di Nomentum con la dedica all’imperatore Adriano e la Triade Capitolina che il Nucleo ha restituito al museo civico archeologico Rodolfo Lanciani, nonché i dipinti Il giardiniere e L’Arlesiana di Vincent Van Gogh.
Sotto la direzione di Conforti, la sezione Patrimonio culturale dell’Arma dei Carabinieri divenne universalmente famosa per via del successo delle sue indagini sui reati contro il patrimonio artistico e delle numerose opere recuperate.
Il generale Conforti era Presidente della Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali – SIPBC -, società che gode fin dagli esordi del patrocinio dell’ICCROM. Conforti presiedeva inoltre l’organizzazione della mostra La bellezza ritrovata – Arte negata e riconquistata in mostra, ospitata dai Musei Capitolini in Roma fino al 26 novembre 2017.