In occasione del prossimo e ottavo corso internazionale di primo soccorso al patrimonio culturale in tempi di crisi (FAC), che si terrà a Roma quest'anno, il 29 maggio si è tenuto un incontro informale per celebrare la lunga collaborazione tra l'ICCROM e i suoi partner italiani.
All'incontro erano presenti i rappresentanti della Protezione Civile Italiana (Giovanni DE SIERVO, Gabriella PROIETTI, Cosmo MERCURI, Veronica PIACENTINI e Tiziana VICARIO), del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, dei Vigili del Fuoco, dell'Arma dei Carabinieri o della Polizia Militare (Cap. Eugenio BORGHESE e Tiziano COIRO), Ufficio del Soprintendente Speciale per le Aree Colpite dal Sisma 2016, o Soprintendenza speciale per le zone colpite dal terremoto del 2016 (Paola CAMERA, Paolo IANNELLI e Anna RUTILONI), e la Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali (Marcello MINUTI ed Emiliano DIAMANTI).
I rappresentanti dei settori dei beni culturali e della gestione delle emergenze si sono incontrati presso l'ICCROM di Roma, Italia, per discutere come migliorare la preparazione e la risposta alle emergenze e la sua integrazione nei sistemi nazionali e locali, promuovendo il coordinamento intersettoriale per la tutela del patrimonio culturale in tempi di crisi e catastrofi. Inoltre, l'incontro ha fornito all'ICCROM l'opportunità di discutere insieme a tali istituzioni le potenziali linee di cooperazione e di impegno per il corso FAC di quest'anno.
Il primo soccorso al patrimonio culturale in tempi di crisi si basa su una struttura a tre fasi sperimentata sul campo per il primo soccorso al patrimonio culturale, che può essere adattato a qualsiasi contesto di emergenza, sia nei conflitti che nelle catastrofi naturali. La filosofia guida del corso è quella di collegare il primo soccorso culturale con l'assistenza umanitaria, al fine di promuovere l'inclusione e il rispetto della diversità. Insieme ai suoi partner, l'ICCROM auspica, lo sviluppo di una cultura della preparazione, della gestione costante dei rischi, della collaborazione e del coordinamento per costruire comunità resistenti alle catastrofi.