La possibilità che la vostra città possa affrontare contemporaneamente molteplici pericoli è diventata, in questi tempi senza precedenti, una triste realtà. L'attuale emergenza COVID-19, unita al rischio che un terremoto provochi danni in termini di vite umane e proprietà, tra cui il patrimonio culturale, richiede azioni e risposte informate.
Con l'obiettivo di sviluppare un piano d'azione comune e di identificare le priorità per la gestione della crisi attuale, l’ICCROM, in collaborazione con l'UNESCO, l’INTERCOM (Comitato Internazionale per la Gestione dei Musei), l’ICOM Croazia, il Centro di Documentazione del Museo e il Museo Etnografico di Zagabria, ha organizzato un workshop online di due giorni dal tema "Imparare dalle catastrofi e dalle pandemie" il 4 e 5 maggio 2020. Al workshop hanno partecipato oltre 135 professionisti di varia formazione, che lavorano in 35 diversi musei e istituzioni culturali in Croazia. Vi hanno partecipato altresì professionisti provenienti da Italia, Giappone, Nuova Zelanda, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti d’America, interessati a questa iniziativa.
Sulla base delle conclusioni della Conferenza ministeriale dal titolo Promuovere la cooperazione europea per il patrimonio culturale a rischio, tenutasi a Dubrovnik durante la Presidenza croata dell'UE il 26 e 27 febbraio 2020, questo workshop ha coinvolto direttori di musei e decisori croati. Si è voluto in tal modo promuovere il dibattito su come gestire efficacemente le due emergenze derivanti sia dal terremoto del 23 marzo 2020, sia dall'epidemia di COVID-19.
"Il COVID-19 e il conseguente confinamento hanno reso il patrimonio culturale vulnerabile a una grande varietà di rischi. Se a questo sommiamo altri rischi che potrebbero presentarsi, avremo come risultato finale dei musei e delle istituzioni nazionali travolti che avranno bisogno di sostegno", ha dichiarato Webber Ndoro, Direttore Generale dell'ICCROM. "Con la formazione online sviluppata nell'ambito del nostro programma Pronto soccorso e resilienza per il patrimonio culturale in tempi di crisi (EAR), così come con le risorse e le competenze a disposizione, l’ICCROM si propone di aiutare i responsabili culturali a compiere scelte significative e strategiche per la salvaguardia e la conservazione del patrimonio”.
I colleghi dell'UNESCO Sinisa Sesum e Cristina Menegazzi hanno dato inizio al workshop, co-presieduto da Goranka Horjan, Presidente dell'INTERCOM, e Aparna Tandon, Senior Programme Officer dell’ICCROM, e coordinato da Yasmin Hashem dell’ICCROM, mettendo in evidenza il meccanismo internazionale di preparazione e risposta dell'UNESCO e presentando le lezioni apprese sul campo.
Tra gli oratori invitati: Rohit Jigyasu (ICCROM), Eugénie Crété (CRATerre) e Alessia Strozzi (Ministero della Cultura italiano), che hanno trattato i temi relativi alla valutazione dei bisogni e dei rischi secondari dopo un terremoto e durante il deconfinamento, alla valutazione degli edifici colpiti dal sisma al momento della riapertura e alla scelta di un'area di deposito temporaneo sicuro per le collezioni.
Grazie ai casi di studio presentati dal Museo croato di storia naturale, dal Museo croato di storia e dal Museo archeologico di Zagabria, è stato possibile affrontare e analizzare le principali sfide esistenti, che potrebbero influenzare una risposta adeguata.
La manutenzione continua e l'assistenza preventiva sono essenziali per un'efficace gestione del rischio di catastrofi. Per raggiungere questo obiettivo, i musei necessitano di risorse adeguate che consentano di limitare i rischi a cui sono esposti i loro edifici e le loro collezioni. L'attuale pandemia e l'esperienza nella gestione di un'emergenza sismica forniscono informazioni preziose. La recente esperienza della Croazia, che ha subìto diverse catastrofi simultaneamente, presenta nuove sfide per la gestione delle crisi. Il workshop si è quindi concluso con una discussione, condotta dai partner organizzatori, in merito alla continuità dell’attività, alle risorse disponibili e all'importanza della cooperazione tra i diversi organi, con particolare attenzione alla leadership e alla gestione del rischio in tempi di crisi (vedi programma).
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