I partner del Progetto MOSAIKON si sono riuniti di recente a Venezia per fare il punto sul Programma, sui risultati ottenuti dal suo inizio, nel 2008, e per valutare le azioni future e le esigenze prioritarie. MOSAIKON è un'iniziativa multi-partner mirata a migliorare la conservazione dei mosaici nella regione del Mediterraneo meridionale e orientale, tramite lo sviluppo delle capacità e la condivisione delle informazioni.
La regione del Mediterraneo è ricca di mosaici custoditi bene sia nei musei sia nei siti archeologici. La loro conservazione può essere ostacolata da vari fattori, che vanno dalla mancanza di strategie volte a disciplinare la loro tutela, ai rischi molteplici presenti nei paesi di quell’area, che sono colpiti da disordini civili, alla penuria di pubblicazioni tradotte nelle lingue locali, sulla conservazione dei mosaici.
L'incontro, che ha avuto luogo dal 17 al 19 gennaio 2016, ha offerto l’opportunità di esaminare le varie tematiche e di avviare discussioni sui risultati e i successi ottenuti da MOSAIKON nel corso degli ultimi sette anni. Tra i risultati positivi presentati alla riunione, sono state naturalmente evidenziate le performance degli ex-alunni dei corsi e le attività di formazione, che hanno consentito agli esperti della Regione di migliorare lo stato dei mosaici nei loro paesi d'origine e in seno alle rispettive istituzioni.
L’attività dell’archeologo marocchino Hicham Rguig ne costituisce un eccellente esempio. Dopo aver preso parte nel 2007 ad un corso ATHAR sulla conservazione dei siti del Patrimonio, e nel 2010 ad un corso ATHAR-MOSAIKON incentrato sulla conservazione e la gestione dei mosaici nei siti archeologici, Hicham Rguig ha ottenuto dalla Getty Foundation il capitale di avviamento che gli ha consentito di sviluppare e attuare le attività di conservazione dei mosaici nel sito archeologico di Chellah. Grazie alla formazione ricevuta e alla successiva sovvenzione, Rguig e il suo gruppo di lavoro hanno potuto contare su una più vasta gamma di strumenti per trattare i mosaici e creare un piano d'azione per la loro manutenzione e interpretazione, con un conseguente impatto positivo sul turismo e sull'economia locale.
La riunione ha consentito ai partner di valutare l’attuale stato di conservazione dei mosaici nella Regione e, di conseguenza, le esigenze prioritarie e le successive fasi d’azione sono state poste al centro delle discussioni. E’ stato inoltre possibile predisporre una serie di raccomandazioni da sottoporre all’attenzione dei partner e degli Stati membri presenti alla riunione. Tra queste, la sensibilizzazione sull’importanza dei mosaici e sui vantaggi che tale Patrimonio comune rappresenta per le generazioni future.
Per Stefano De Caro, Direttore Generale dell’ICCROM "l’organizzazione valuta con soddisfazione i risultati della riunione. Gli esperti e le figure più rappresentative delle istituzioni della conservazione riconoscono l’importanza dei risultati conseguiti dal Programma, soprattutto in termini di sviluppo delle capacità. MOSAIKON ha rappresentato un arricchimento per un folto gruppo di esperti che lavorano sul patrimonio musivo; un ulteriore notevole risultato è rappresentato dalla rete di amicizie che si è creata tra i tecnici ed estesa oltre i confini nazionali. Per consolidare e amplificare gli effetti positivi di questa rete, l'ICCROM ha lavorato a una raccolta MOSAIKON di articoli fondamentali pubblicati in lingua araba, e annuncia con soddisfazione la nascita della sua nuova rivista digitale, Fasti Online Archaeological Conservation, che sarà uno strumento essenziale per la diffusione delle conoscenze e delle esperienze acquisite tramite i progetti di conservazione sviluppati in questo campo".
MOSAIKON è il frutto di una collaborazione a lungo termine tra l’ICCROM, il Getty Conservation Institute, la Getty Foundation e il Comitato internazionale per la conservazione dei Mosaici (ICCM). L'impegno e la generosità dei partner di MOSAIKON costituiscono la chiave di volta del successo del Programma. Per ulteriori informazioni su MOSAIKON vi invitiamo a consultare la sezione appositamente dedicata nel sito del Getty Conservation Institute.
Stati membri rappresentati: Algeria, Cipro, Egitto, Giordania, Israele, Italia, Libano, Libia, Marocco, Stati Uniti, Tunisia, Turchia