Immediatamente dopo un’emergenza su vasta scala, la priorità principale è quella di salvare vite e ripristinare la comunicazione e l’accesso alle risorse vitali. A seconda dell’emergenza, la protezione civile svolge un ruolo fondamentale nel coordinamento degli interventi di emergenza.
Considerando il loro ruolo di operatori di primo soccorso, è possibile che le autorità della protezione civile nazionale amplino le proprie funzioni per includere il coordinamento della salvaguardia del patrimonio culturale durante un’emergenza?
Il Dipartimento Italiano della Protezione Civile (o Protezione Civile) ritiene sia possibile, avendo lavorato per assicurare e recuperare il patrimonio culturale in occasione di numerose emergenze che hanno colpito il paese negli ultimi 20 anni, tra cui i terremoti del 2016-2017 in Italia centrale.
Sulla base di questa esperienza, il Dipartimento Italiano della Protezione Civile ha invitato l’ICCROM a presentare insieme un corso di sei giorni, Corso di formazione specializzata sulla protezione del patrimonio culturale con PROMEDHE (Protecting Mediterranean Cultural Heritage during Disasters), nell’ambito di un’iniziativa per l’integrazione della protezione del patrimonio culturale nella regione mediterranea durante le situazioni di emergenza.
Il corso ha visto la presenza di venticinque partecipanti provenienti dalle cinque aree partner di PROMEDHE, tra cui ciprioti, israeliani, italiani, giordani e palestinesi, oltre a delegati da Francia e Spagna. Ospitato dalla Fondazione Hallgarten – Franchetti Centro Studi Villa Montesca a Città di Castello, Umbria (Italia), il corso intendeva fornire ai partecipanti il quadro conoscitivo e metodologico necessario per salvaguardare e recuperare i beni culturali mobili e immobili, gli elementi materiali e immateriali, in caso di emergenze causate da eventi estremi e nella fase post-emergenza.
Il programma delineato dall’ICCROM ha guidato i partecipanti attraverso una serie di apprendimenti strutturati e sessioni pratiche, basate su un quadro in tre fasi per la salvaguardia del patrimonio culturale, ricavato dal corso internazionale Pronto soccorso in tempi di crisi e da una vasta esperienza sul campo. I partecipanti hanno completato i moduli relativi a ciascuna fase: Analisi della situazione; Ricerche sul campo; e Sicurezza e stabilizzazione. Questi moduli si sono conclusi con un esercizio di simulazione finale, svoltosi vicino a Lugnano, che ha riunito tutte le fasi.
Il corso si è concluso con una discussione illuminante basata su esempi tratti dalla vita reale relativi alla salvaguardia del patrimonio culturale durante i recenti terremoti in Italia centrale. La conferenza è stata tenuta dal Ministro italiano dei Beni Culturali e dalla Protezione Civile dell’Umbria. L’esperienza di apprendimento è stata arricchita da visite guidate sul campo nei depositi temporanei che ospitano manufatti spostati da siti del patrimonio culturale, chiese e musei.
La Madonna Addolorata costituisce un esempio flagrante del valore attribuito all’importanza del patrimonio culturale per le comunità e, nella fattispecie, per la comunità locale di Norcia. Quest’opera religiosa è stata recuperata indenne dopo quattro terremoti che hanno colpito l’Italia centrale negli ultimi quattro secoli. I membri della comunità spesso la pregano per invocare protezione per se stessi e le loro famiglie. Il valore di questo oggetto, oltre che fisico, è fortemente legato al benessere della comunità. È proprio per queste ragioni che il patrimonio culturale deve essere incluso negli interventi di emergenza.
Il corso di formazione PROMEDHE ha rappresentato per l’ICCROM una preziosa opportunità per collaborare con i professionisti della protezione civile e del patrimonio culturale, fornendo al contempo prove sulla necessità di salvaguardare il patrimonio culturale integrandolo negli interventi di emergenza principali. Affinché le comunità colpite dalle catastrofi possano ristabilirsi completamente, è opportuno dedicare un’attenzione concreta al recupero del patrimonio culturale.
Testimonianze dei partecipanti
“Il patrimonio culturale rappresenta la nostra storia, la nostra identità, le nostre credenze e tradizioni. Se lo perdiamo, il futuro dell’umanità sarà danneggiato per sempre – ha affermato un partecipante al corso PROMEDHE 2017.
“Il patrimonio culturale rappresenta l’espressione dell’umanità, di una comunità, del modo di pensare delle persone e può mostrare i cambiamenti e l’evoluzione della società, della comunità e dell’umanità… Rappresenta un’àncora culturale del lo sviluppo umano in tempi di crisi” – ha dichiarato un altro partecipante al corso PROMEDHE 2017.