Da 600 anni la Colonna di Orlando si trova al centro di Piazza Luža, di fronte alla Chiesa di San Biagio, nel cuore della Città Vecchia di Dubrovnik. Si tratta di un monumento relativamente piccolo, alto circa 4 metri, scolpito nel 1417 dallo scultore italiano Bonino di Jacopo in un unico blocco di pietra calcarea, con base e cornice separate in pietra. A questo aspetto piuttosto discreto, tuttavia, soggiace una ricca rete di legami culturali che legano questo monumento dalle tradizioni letterarie dell'alto Medioevo alle attuali nozioni di indipendenza e identità nazionale nell’Europa moderna.
La figura centrale della colonna rappresenta Rolando, conosciuto sul posto come Orlando, vestito da cavaliere, che porta uno scudo e una spada. Rolando era un capo militare ai tempi di Carlo Magno, la cui morte nel 778 fu poi commemorata nel poema epico dell'XI secolo, Canzone di Rolando. Figura letteraria popolare da allora e per tutto il periodo medievale e rinascimentale (da cui ha tratto origine anche il personaggio di Orlando nell’opera Come vi piace di Shakespeare), Rolando rappresenta la lotta per la libertà contro la tirannia e l'ingiustizia. Come tale, fu adottato come simbolo dei diritti civili dalla legge sassone, con l'erezione di "statue di Rolando" in alcune città della Germania e nei paesi limitrofi che raggiunse l'apice della popolarità nel corso del XIV e XV secolo. Come una tale statua di Rolando sia finita nel cuore di Dubrovnik, sulla costa adriatica piuttosto che su quella baltica, rimane comunque un mistero.
Dalla sua inaugurazione, la Colonna di Orlando ha assunto un ruolo speciale nella coscienza pubblica, rappresentando per i cittadini di Dubrovnik l'orgoglio e l'indipendenza della loro città. La posizione della colonna davanti alla chiesa di San Biagio (il patrono della città di Dubrovnik) completa questa storia simbolica. Originariamente utilizzata come base per le proclamazioni pubbliche, la funzione simbolica della colonna si è ben presto consolidata nel suo utilizzo come supporto per la bandiera della città.
Nonostante (o forse in parte a causa della sua valenza simbolica), negli ultimi anni la colonna ha attraversato diverse peripezie. La sua storia di conservazione è stata movimentata: si conosce poco su di essa fino al 1825, quando crollò sotto l'effetto di un forte vento, dopo di che rimase in deposito per quasi 53 anni. Da quando è stata ricostruita nel 1878, ha subito diversi restauri, il primo dei quali risale al 1954, quando le crepe della base della scultura sono state riempite di cemento. Dopo la guerra croata (1991-1995), durante la quale fu protetta da palizzate di legno e sacchi di sabbia, la colonna fu nuovamente utilizzata come pennone, questa volta per celebrare la città di Dubrovnik e la Repubblica di Croazia. Tuttavia, nei primi anni 2000, la colonna mostrava segni di crepe, e questo indicava che in realtà non era abbastanza forte per resistere a tale uso. Nel 2006-2007, a seguito di una serie di studi, sono state realizzate importanti opere strutturali da parte di appaltatori privati, con l'obiettivo principale di rafforzare la colonna in modo da poter continuare a portare la bandiera della città.
Purtroppo, poco dopo la finalizzazione dei lavori, cominciarono a comparire profonde crepe su tutti i lati del monumento, al punto che si pensò di rimuovere completamente la colonna, di collocarla in un museo, e di installarne una replica al suo posto. Consapevole del forte attaccamento locale al monumento e determinato a trovare la migliore soluzione per la sua conservazione, l'Istituto croato per la conservazione ha lanciato nel 2019 un nuovo programma di studio per stabilire quali fossero le cause del degrado. Data la complessità del problema, per sostenere questi sforzi, il Ministero della Cultura croato ha anche chiesto all'ICCROM di creare un team di esperti internazionali con l’incarico di effettuare una valutazione del sito della Colonna di Orlando e analizzare i dati raccolti.
Nel febbraio 2020, il team della missione dell’ICCROM, composto da due conservatori specializzati e da un ingegnere edile, si è recato in loco per valutare le condizioni della Colonna di Orlando scoprendo che il monumento era in uno stato talmente fragile che qualsiasi tentativo di spostarla avrebbe potuto metterla in ulteriore pericolo. Il team ha inoltre identificato una serie di questioni in sospeso che richiedono risposte in marito come salvaguardare al meglio la colonna, e ha stabilito un piano di studi scientifici per risolvere queste problematiche e far luce sulla strada da seguire per la conservazione a lungo termine della colonna.
Tuttavia, era chiaro che, sebbene il monumento fosse fragile, non sembrava essere in pericolo immediato di crollo, a condizione che non fosse sottoposto a ulteriori sollecitazioni. Ciò significa che, mentre gli studi proseguono, Orlando può rimanere dov'è, ma con una maggiore protezione. Questa sarà senza dubbio una buona notizia per la popolazione di Dubrovnik, che ha appena festeggiato il suo 600° anniversario. In un certo senso, la storia di questo particolare Rolando, protettore dei diritti civili, ci ricorda che se talvolta tali diritti possono essere fragili, devono comunque essere difesi.
Riconoscimenti
L'ICCROM ringrazia il Ministero della Cultura croato e le autorità della Città di Dubrovnik, l'Istituto di restauro di Dubrovnik e l'Istituto croato per il sostegno e l'assistenza offerti in questa missione.