Appena conclusa la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP 26 a Glasgow con la negoziazione di un piano d'azione per la decarbonizzazione, ci attendono ora sfide impegnative. Questo vale soprattutto per coloro che sono in prima linea nella crisi climatica.
Disastri ciclici e conflitti alimentati da stress ambientali hanno spostato vite, mezzi di sussistenza e culture in molte parti del mondo. Da una parte la scienza e la tecnologia sono cruciali per identificare le opzioni di energia pulita, dall’altra la conoscenza culturale completa i dati scientifici esistenti collegando la consapevolezza e l'esperienza umana, aiutando le persone ad adattarsi a un clima che cambia e ad affrontare le perdite e gli spostamenti.
Oggi, i paesi sperano di raggiungere l'obiettivo di "Net Zero" entro il 2050. Anche se non tutte le emissioni possono essere azzerate, possono però essere ridotte o bilanciate.
La sfida alla limitazione del riscaldamento globale a 1,5 °C non è puramente tecnica. È un imperativo morale e culturale.
Climate.Culture.Peace è un'iniziativa di consolidamento della conoscenza con particolare attenzione ai 18 paesi obiettivo del Cultural Protection Fund (CPF) : Afghanistan, Egitto, Etiopia, Iraq, Giordania, Kenya, Libano, Libia, Palestina, Ruanda, Sud Sudan, Sudan, Siria, Tanzania, Tunisia, Turchia, Uganda e Yemen. Questo progetto è organizzato dall’ICCROM con il sostegno del Cultural Protection Fund (CPF), del British Council, e in collaborazione con il Dipartimento per il digitale, la cultura, i media e lo sport (DCMS), e cerca la partecipazione di tutti i paesi target del CPF.
La conferenza approfondisce il nesso tra azione climatica, pace, resilienza ai disastri e cultura. L'obiettivo è quello di costruire una base applicabile a livello globale per coinvolgere la cultura e il patrimonio nell'azione climatica. Trovate ulteriori dettagli sulla conferenza, i suoi temi e sottotemi, nella nota concettuale della conferenza.
L'iniziativa Climate.Culture.Peace è sostenuta da 55 partner multidisciplinari di 33 paesi che rappresentano università e istituti di ricerca, dipartimenti del patrimonio culturale, musei e archivi, organizzazioni internazionali per la cultura e il patrimonio, ONG e fondazioni per il patrimonio nazionale, agenzie umanitarie e di aiuto allo sviluppo, così come agenzie per la gestione del cambiamento climatico e del rischio di disastri. Attraverso questo esercizio unico di costruzione della conoscenza e di networking, i partner promuoveranno uno scambio interdisciplinare che aiuterà a tracciare un percorso per il futuro (guarda il video, conosci i nostri partner).
Nell'ambito di questa iniziativa sarà anche creato un portale della conoscenza associato, con casi di studio, video e testimonianze su come la cultura può essere usata per mitigare e adattarsi al cambiamento climatico.
Concepito e progettato nel quadro di uno dei programmi principali dell’ICCROM Primo soccorso e resilienza per il patrimonio culturale in tempo di Crisi (FAR), il progetto sarà guidato da Aparna Tandon, Senior Leader del programma. La dottoressa Marcy Rockman, archeologa e leader tra gli esperti di clima e patrimonio culturale, guiderà il comitato scientifico come coordinatore, mentre gli architetti conservatori e consulenti del programma FAR, Jui Ambani, Mohona Chakraburtty, Anthony Rizk e Joao Pedro Otoni, comporranno il nucleo organizzativo della conferenza.
La conferenza, e il suo portale di conoscenza associato, punterà ai seguenti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) e ai loro scopi specifici:
- OSS 4 - Istruzione di qualità
- OSS 11 - Città e comunità sostenibili
- OSS 12 - Consumo e produzione responsabili
- OSS 13 - Lotta contro il cambiamento climatico
- OSS 16 - Pace, giustizia e istituzioni solide
- OSS 17 - Partnership per gli obiettivi
La lista dei partner del consorzio
- AE&CC - ENSAG - University of Grenoble Alpes, Francia
- Ahmadu Bello University, Nigeria
- Archi.Media Trust, Italia
- Australia ICOMOS
- Avans University of Applied Sciences, Paesi Bassi
- Casa K’ojom Cultural Rescue Center, Guatemala
- CRATerre, Francia
- CRRP (Confederation of Risk Reduction Professionals), India
- Department of Architecture, Hazara University, Pakistan
- Department of Civil and Environmental Engineering of the University of Florence, Italia
- Department of Civil Engineering (DEC) of the Faculty of Engineering of the University of Porto, Portogallo
- Department of History, Representation and Restoration of Architecture – Sapienza University of Rome, Italia
- Directorate General Antiquities and Archaeology – Government of Sindh, Pakistan
- Endangered Archaeology in the Middle East and North Africa (EAMENA) project, School of Archaeology, the University of Oxford, Regno Unito
- Faculty of Architecture, Omdurman Islamic University, Sudan del Sud
- General Organization for Preservation of Historic Cities (GOPHCY), Yemen
- Gujarat Institute of Disaster Management (GIDM), India
- Historical Museum of Sarmiento, Argentina
- ICOM Mozambico
- ICOM Zambia
- ICOMOS Brasile – Climate Change and Heritage Focal Point
- ICOMOS-ICORP Turchia
- ICOMOS Italia
- ICOMOS Peru
- Institute of Materials and Constructions (IMC) and the Institute of Earth Sciences (IST) of the University of Applied Sciences and Arts of Southern Switzerland
- IEPHA (Instituto Estadual do Patrimônio Histórico e Artístico de Minas Gerais), Brasile
- International Institute for Conservation (IIC)
- LEAD India
- Loughborough University, Regno Unito
- Ministry of Culture Strengthening Museums Program, Colombia
- Moto Moto Museum, Zambia
- Musée Régional du Centre/Sokodé, Togo
- National Archives of Malawi
- National Commission for Museums and Monuments (NCMM), Nigeria
- National Centre for Arts and Culture, Gambia
- National Research Institute of Astronomy and Geophysics (NRIAG), Egitto
- National Museum of Uganda
- Sursock Museum, Libano
- State Emergency Management Agency, Nigeria
- Sindh community Foundation, Pakistan
- Swedish National Heritage Board
- The Egyptian Heritage Rescue Foundation (EHRF)
- Turathuna Syria (NGO based in Syria)
- The Foundation for Peace and Cultural Heritage Development, Nigeria
- The Georgia Red Cross Society
- U-INSPIRE Alliance
- UNICEF Syria
- UNESCO Regional Office of Eastern Africa, Kenya
- UNESCO Club Sudan del Sud
- UNESCO Chair on Prevention and sustainable management of geo-hydrological hazards of the University of Florence, Italia
- UNDRR Europe & Central Asia
- Universidade Federal de Minas Gerais (UFMG) / Graduate Program on Built Environment and Sustainable Heritage, Brasile
- University of Lincoln, Regno Unito
- YKRB Foundation, Yemen
- YUYAI-UNI, Grupo De Investigación Sobre Patrimonio de La Universidad Nacional De Ingeniería, Peru
Guarda di nuovo il nostro video teaser: