L’Istituto Nazionale di Ricerca per Beni Culturali (NRICH) della Corea ha ospitato il corso internazionale CollAsia dell’ICCROM: Imballaggio e stoccaggio di oggetti e collezioni - Tradizione e modernità a Daejeon, Repubblica di Corea, dall’11 al 25 ottobre 2017. Frutto dell’accordo quinquennale (2012-2017) tra l’Amministrazione del patrimonio culturale della Corea (CHA) e l’ICCROM, la formazione ha coinvolto 24 professionisti provenienti da 16 paesi con diversi background nella conservazione del patrimonio.
La sfida posta dall’imballaggio e dallo stoccaggio delle collezioni mobili ha rappresentato il punto focale delle due settimane di formazione. L’obiettivo è stato quello di sviluppare una comprensione condivisa identificando le funzioni fondamentali, al fine di effettuare scelte efficaci dei metodi e dei materiali. Per tutta la durata della formazione, sono state utilizzate modalità di apprendimento interattivo che sono diventate una caratteristica distintiva del programma CollAsia. Una collezione didattica di oggetti diversi, insieme a diversi materiali di imballaggio e stoccaggio, ha fornito concrete opportunità di apprendimento e una base per delle esercitazioni in piccoli gruppi. I partecipanti sono stati invitati a discutere dei punti di forza e di debolezza dei diversi materiali, delle tecniche e procedure di imballaggio e stoccaggio, in relazione a scenari diversi.
Le lezioni del team di docenti hanno illustrato i metodi per identificare i rischi relativi all’imballaggio e allo stoccaggio, i materiali adeguati per rispondere a tali rischi e come prendere decisioni efficaci e sostenibili per la conservazione e l’utilizzo delle collezioni. I partecipanti hanno studiato i cambiamenti nei valori culturali e le proprietà dei materiali, riconoscendo le vulnerabilità degli oggetti del patrimonio in diversi contesti. Sono stati messi a punto degli esercizi per sottolineare i principi a fondamento degli argomenti trattati. Questi problemi generali variavano dall’impatto dell’ambiente sulla gestione delle collezioni all’importanza della documentazione per tracciare gli oggetti in diversi contesti. I partecipanti sono stati incoraggiati a pensare in modo sistematico, al fine di comprendere i cambiamenti delle proprietà e dei valori dei materiali, relativamente agli oggetti e ai rispettivi contenitori. L’imballaggio e lo stoccaggio sono sempre stati considerati delle risposte a specifiche funzioni istituzionali
Visite di studio e dimostrazioni hanno contribuito a creare dei collegamenti tra patrimonio tangibile e intangibile e a sottolineare il legame tra patrimonio mobile e immobile. L’utilizzo di scatole tradizionali di paulownia sia in Corea che in Giappone e l’imballaggio dell’”ham”, la tradizionale confezione nuziale coreana, hanno mostrato la complessa relazione tra oggetti e i contenitori. Questa relazione è stata analizzata su vasta scala nell’ambito di visite di studio di abitazioni tradizionali coreane nel villaggio di Youheodang, al National Palace Museum e alla National University of Cultural Heritage (NUCH) di Seoul.
Le sessioni in aula si sono alternate ad esercitazioni in piccoli gruppi con discussioni plenarie e casi di studio con l’obiettivo di fornire esempi sia di lavoro quotidiano che di ricerca applicata. Ulteriori esempi sono stati forniti dalle immagini e presentazioni che i partecipanti hanno portato dalle proprie istituzioni. L’incredibile varietà di sfide e di possibili soluzioni presentate hanno permesso di mostrare i vantaggi dei materiali e delle tecniche tradizionali disponibili a livello locale, quando questi vengono applicati per rispondere a funzioni specifiche e non a “ricette” fisse.
I partecipanti sono stati incoraggiati a sviluppare tutti insieme le conoscenze attraverso una serie di sessioni dedicate alla formulazione di proposte di ricerca collaborativa. L’obiettivo è stato quello di sottolineare l’importanza di formulare domande di ricerca chiare e precise, al fine di rispondere a sfide specifiche inerenti all’imballaggio e allo stoccaggio. Una collaborazione di questo tipo in materia di ricerca può aiutare a costruire prospettive a lungo termine per le collezioni e per coloro che se ne occupano. Questo approccio, che ha rappresentato il “filo conduttore” del percorso di formazione, può contribuire ad ampliare le prospettive e le competenze professionali in maniera concreta. I professionisti sono chiamati a sviluppare le loro capacità di pensiero critico al fine di identificare domande, problemi e risposte efficaci e imparare a comunicarli. L’opportunità unica di condividere esperienze di apprendimento interattivo con colleghi di paesi e background diversi, una caratteristica tipica dei corsi CollAsia, aumenta le potenzialità di apprendimento e spiana la strada per ulteriori progetti di collaborazione.
CollAsia rappresenta un’importante attività dell’ICCROM. Si tratta di un programma di istruzione che ha come obiettivo quello di migliorare le condizioni per la conservazione delle collezioni di beni mobili nei paesi del Sud-est asiatico. CollAsia si concentra sulle attività di sviluppo professionale continuo (CPD). Questo programma è stato sviluppato su richiesta degli Stati membri dell’ICCROM. Nel 2003, l’ICCROM e il Centro regionale per l’archeologia e le belle arti dell’Organizzazione dei ministri dell’istruzione del Sud-est asiatico, meglio noto come SEAMEO-SPAFA, hanno lanciato il programma CollAsia per migliorare le condizioni di conservazione per le collezioni del Sud-est asiatico. Il programma ha ricevuto il sostegno finanziario della Fondazione Getty, proseguendo dal 2012 grazie al generoso sostegno dell’Amministrazione del patrimonio culturale della Corea, che rappresenta per l'ICCROM la principale risorsa di finanziamento delle attività CollAsia in corso.
Stati membri rappresentati: Bangladesh, Brasile, Cambogia, India, Indonesia, Italia, Giappone, Repubblica di Corea, Laos, Malaysia, Myanmar, Filippine, Tailandia, Regno Unito e Vietnam.
Stato non membro: Timor-Leste