GRRID Corps, un'impresa imprenditoriale sociale con sede a Kolkata, lavora con un team internazionale all'intersezione tra azione per il clima, riduzione del rischio di disastri e sviluppo sostenibile. Operando su tre pilastri - servizi di consulenza, innovazione sociale e potenziamento delle capacità - GRRID Corps si è rapidamente costruita una reputazione grazie a interventi d'impatto, riconoscimenti e premi. Fondata da Repaul Kanji, specialista in gestione del rischio di disastri e primo soccorso culturale, la startup promuove un cambiamento significativo collaborando con le parti interessate, sfruttando le competenze in tutti i settori e concentrandosi su soluzioni innovative, integrazione della tecnologia e advocacy per creare un futuro più resiliente e sostenibile per le comunità e le imprese.
Il legame di GRRID Corps con l'ICCROM è iniziato con la partecipazione al progetto Net Zero: Heritage for Climate Action, un'iniziativa biennale di potenziamento delle capacità a più livelli ideata dal programma di punta dell'ICCROM, Primo soccorso e resilienza per il patrimonio culturale in tempi di crisi (FAR), con il generoso sostegno della Swedish Postcode Foundation. In qualità di uno degli attuatori del progetto presso il sito innovativo di Jodhpur, in India, GRRID Corps ha svolto un ruolo chiave nella conduzione di ricerche empiriche e nella sperimentazione sul campo di strategie per l'azione climatica basata sulla cultura, la riduzione del rischio di disastri e la costruzione della pace.
GRRID Corps ha lavorato a stretto contatto con la comunità locale per integrare le pratiche culturali tradizionali e l'architettura vernacolare nelle costruzioni moderne, migliorando la resilienza ai rischi climatici.
Nel blog che segue, Repaul Kanji, fondatore dell'organizzazione, condividerà la sua esperienza, illustrando gli obiettivi, i progressi e l'impatto del progetto sulla comunità locale e sui più ampi sforzi di resilienza climatica.
Il concetto di Net Zero: Heritage for Climate Action ci è sembrato molto interessante. In un certo senso, sfidava il solito discorso di affidarsi a soluzioni scientifiche contemporanee senza esplorare la possibilità di fondere le conoscenze tradizionali, le pratiche indigene e la saggezza dei luoghi con le conoscenze moderne, e quindi abbiamo presentato una proposta.
Cosa avete imparato partecipando al progetto?
Il progetto Sanchay/CulTool, come lo chiamiamo noi, che faceva parte dell'intervento presso il sito di innovazione di Jodhpur, parte del progetto Net Zero: Heritage for Climate Action, ci ha aperto gli occhi per molti motivi. Ecco alcuni punti chiave della nostra esperienza:
- Approccio olistico a questioni complesse: il progetto è stato veramente esaustivo; dai rischi legati al calore ai rischi di inondazioni urbane, fino alle questioni contemporanee come le isole di calore(UHI), ha trattato molte sfide. È importante notare che ha influenzato tutti i livelli della società, dalle donne, i bambini e i giovani del posto ai funzionari governativi, ai politici e alla famiglia reale di Jodhpur. È stato un progetto che è riuscito a interessare tutti a Jodhpur.
- Le sfide interconnesse richiedono soluzioni diversificate: la maggior parte degli interventi di azione per il clima che ci circondano sono molto monotematici e concentrati su singole questioni. Il progetto ha rafforzato l'importanza di adottare un approccio olistico, di considerare l'interazione di vari fattori e di affrontare efficacemente le complessità del cambiamento climatico.
- L'approccio dall'alto verso il basso e l'approccio dal basso verso l'alto: questi approcci non sono più rilevanti. Per quasi tutti i casi, dobbiamo adottare un approccio articolato, influenzando il livello superiore dei responsabili delle decisioni e facendo leva sulle comunità.
- Quasi ogni nozione è contestuale. Quando pensiamo alla conoscenza tradizionale o alle pratiche indigene, l'immagine più comune è quella di un leader molto anziano, di sesso maschile, ma sorprendentemente, nel caso di Jodhpur, la maggior parte della conoscenza fruibile è detenuta dalle donne in famiglie tradizionali. Sebbene queste conoscenze possano essere utilizzate per un'azione iperlocale sul clima, è necessario aiutare le donne della comunità ad acquisire la fiducia necessaria per contribuire.
- I bambini e i giovani hanno il potenziale per contribuire alla conoscenza e alle soluzioni per guidare il cambiamento e migliorare la resilienza climatica, ma devono essere incanalati, e il tutoraggio è essenziale, e questo dovrebbe provenire al di fuori dei soliti programmi di studio.
- Lo spazio di lavoro dell'azione per il clima e la riduzione del rischio di disastri spesso incontra limitazioni da parte dei governi e delle autorità: le nuove idee vengono contestate e le innovazioni sono valide solo nella misura in cui sono narrate e documentate, ma non si trova molto sostegno quando si cerca di implementare queste cose.
Quali sfide avete affrontato durante la vostra ricerca a tavolino e sul campo?
Le sfide sono solo nuove opportunità per imparare grandi cose e se la mentalità è questa, le cose diventano molto facili:
- Non fidarsi ciecamente delle informazioni; mettere in discussione tutto. Se necessario, raccogliere prove e stabilire la validità.
- Lavorare sempre con un team transdisciplinare di giovani. Sebbene sia difficile stabilire la linea di base, una volta fatto, il flusso di idee e la sintesi delle possibilità sono sorprendenti.
- Siate sempre pronti a modificare le vostre idee; quello che pensate di fare potrebbe richiedere cambiamenti sul campo.
- Fate tutti i tentativi possibili per pensare come un detective e capire le cause alla radice dei problemi che state cercando di affrontare, altrimenti vi limitereste ad un livello superficiale di analisi.
Quali sono stati i risultati e gli insegnamenti principali della vostra ricerca?
Il progetto ha già prodotto risultati significativi, tra cui:
- Il primo Piano d'Azione per il Calore (HAP, da Heat Action Plan) dell'India, che intende sfruttare le conoscenze tradizionali per sconfiggere il caldo
- La prima storia di cultura climatica dell'India, che illustra il paesaggio a rischio della città attraverso le narrazioni dei residenti.
- Un rapporto attuabile sull'adozione di elementi architettonici vernacolari per costruire case intelligenti dal punto di vista climatico ed efficienti dal punto di vista energetico
- Un prototipo che misura la temperatura e l'umidità, che può essere utilizzato per sviluppare valori soglia iperlocali per il caldo estremo.
- Riconoscimenti e premi: Premio per il miglior facilitatore/implementatore all'India Nature-Based Solutions Forum 2024! Il progetto ha ricevuto un riconoscimento all'India NbS (Nature-based Solutions) Forum 2024 per l'uso innovativo di soluzioni basate sulla cultura. Adozione degli insegnamenti del progetto come caso di studio in ARC3.3 e nel World Cities Report 2024.
- Gender Just Climate Solutions Award nella categoria Non-Technical - Il progetto di Jodhpur è stato nominato e sarà presentato nella pubblicazione Gender Just Climate Solutions, che sarà diffusa durante la COP29 in Azerbaijan e pubblicata sul sito web della Women and Gender Constituency e delle organizzazioni che ne fanno parte, come il WECF.
Può condividere alcune delle sue esperienze sul campo, soprattutto nell'interazione con la comunità locale?
A Jodhpur c'è un corso d'acqua che la comunità ritiene abbia un valore medicinale. Credendo che fosse vero, molti membri del nostro team hanno bevuto l'acqua del pozzo. Fisicamente, il pozzo era ben protetto e sorvegliato e quindi nessuno si è insospettito. Più tardi, quella sera, incontrammo uno scienziato che aveva analizzato il contenuto dello stesso pozzo. Con nostro grande sgomento, l'acqua era inquinata.
Che tipo di feedback, supporto o interesse avete ricevuto dalla comunità locale?
Il progetto ha ottenuto tanti riconoscimenti grazie alla comunità locale. È stata di supporto e interessata a essere coinvolta. Questo non sarebbe successo se avessimo adottato un approccio ortodosso, ma ognuno di noi ha incontrato e interagito con tutti gli abitanti della città come un ascoltatore attento, desideroso di saperne di più e di aiutare la causa.
Ancora oggi riceviamo telefonate da persone che vorrebbero che tornassimo indietro per iniziare una fase successiva del progetto.
Come vede le attività del progetto contribuire alla mitigazione e all'adattamento ai cambiamenti climatici nel lungo periodo?
- Adattamento - Azione iperlocale per il clima basata sulla saggezza delle donne, soprattutto nel caso della gestione del rischio di calore estremo. I bambini e i giovani sono più sensibili all'utilizzo della loro cultura per il miglioramento della città.
- Mitigazione - Se la comunità rimane vigile come ora e il governo la sostiene, le inondazioni urbane potrebbero essere mitigate.
In che modo questo progetto avrà un impatto positivo sulla vita dei membri della comunità?
- Il turismo in aree specifiche vedrebbe un incremento perché ora la proposta è quella di invitare i turisti a visitare le case tradizionali, che sono state costruite in modo da mantenerle fresche.
- Le comunità sono più sensibili alla manutenzione dei corpi idrici della loro zona.
- La famiglia reale si è interessata alla salvaguardia del patrimonio culturale in collaborazione con l'Istituto Nazionale di Gestione dei Disastri e l'Autorità Nazionale di Gestione dei Disastri.
- Le scuole sono diventate più sensibili e reattive nei confronti dell'azione per il clima.
- I membri del team coinvolti hanno iniziato a ottenere maggiori opportunità, diversificando le loro possibilità di carriera.
Come pensate di utilizzare questo riconoscimento per incrementare gli sforzi per un'azione sul clima basata sul patrimonio culturale?
Abbiamo intenzione di utilizzare il modello della storia del clima e della cultura per costruire la resilienza in altre parti della nazione, perché ogni luogo ha una storia del clima e crediamo fermamente, grazie alle nostre esperienze in questo progetto, che possa essere utilizzato per costruire la resilienza.