“C'è un nuovo continente fatto di bit, alimentato da macchine, accessibile da chiunque, ovunque.”
Se immaginiamo il regno digitale come un'enorme terraferma, dove si posiziona il patrimonio culturale? Questa è stata la premessa del progetto "Digital Imperative", concepito nel quadro dell'attività prevista dall'ICCROM sul Sostegno al Patrimonio Digitale. Siamo entusiasti di poter condividere i risultati della nostra ricerca.
Insieme ai nostri partner, Audio Visual Preservation (AVP) e Netherlands Institute for Sound and Vision (NISV), abbiamo cercato di capire gli obiettivi e i bisogni del patrimonio digitale su scala globale. Per fare questo, abbiamo usato un modello incentrato sull'uomo e abbiamo condotto interviste con oltre 30 leader di pensiero del patrimonio, professionisti e fornitori di servizi provenienti da 14 diversi paesi del mondo.
La nostra analisi di queste stimolanti conversazioni rivela sia la comprensione dell'attuale panorama del patrimonio digitale sia i problemi ricorrenti, ma anche la possibilità per l’ICCROM di colmare le lacune del settore, invece che duplicare gli sforzi di altri gruppi professionali.
Non sorprende che le organizzazioni che si occupano di patrimonio culturale si avvalgano dell'ambiente digitale in tanti modi diversi. Questo include un modo per impegnarsi con gli utenti, i mecenati e il pubblico; al fine di mantenere i contenuti del patrimonio per il futuro; e anche di esplorare usi innovativi per lo studio e l'analisi del patrimonio.
La gamma di attività legate al sostegno del patrimonio digitale è molto assortita e azioni come raccogliere e gestire i contenuti, o renderli accessibili, fanno parte di un progetto più ampio. Ci sono anche preoccupazioni riguardo al crescente volume di dati, ai diritti di proprietà intellettuale e alla manutenzione dei metadati. Per saperne di più sulle principali attività e preoccupazioni relative al sostegno del patrimonio digitale, è possibile leggere il rapporto.
Come parte delle nostre interviste, abbiamo avuto l'opportunità di apprendere come il "patrimonio digitale" e il "patrimonio digitale sostenibile" vengono recepiti all'interno della comunità dei beni culturali al fine di sostenere la nostra comunicazione efficace e trasparente.
Proponiamo un modello di sostenibilità del patrimonio digitale che può rappresentare sia una mentalità che una strategia, cercando di affrontare i diversi tipi di attività e le preoccupazioni relative a questa crescente area di studio.
Sulla base di questo rapporto, il team di Sustaining Digital Heritage sta sviluppando un prototipo di programma e lo sta testando con una serie di attività pilota da realizzare nel biennio 2022-2023 in collaborazione con i partner esistenti. Si cercheranno anche dei nuovi partenariati.
Questo progetto è stato guidato da Aparna Tandon, Senior Programme Leader e Kelly Hazejager, Assistente di progetto all’ICCROM. È stato portato avanti in collaborazione con Kara van Malssen, Managing Director of Consulting, Audio Visual Preservation (AVP), una società di gestione delle risorse digitali, e Johan Oomen, Manager of Research and Heritage e Nienke van Schaverbeke Product Manager Knowledge and Innovation, del Netherlands Institute of Sound and Vision (NISV).
Siamo immensamente grati a tutti i collaboratori che hanno condiviso le loro intuizioni ed esperienze.