I disastri legati al clima e alle condizioni atmosferiche sono quintuplicati in 50 anni
Negli ultimi due anni e mezzo, il programma di punta dell'ICCROM, Primo soccorso e resilienza per il patrimonio culturale in tempi di crisi (FAR), ha lavorato per comprendere l'impatto dei cambiamenti climatici sul patrimonio culturale e il ruolo che il patrimonio può svolgere nella lotta alla crisi climatica, attraverso iniziative di sviluppo delle conoscenze e delle capacità, come Climate.Culture.Peace e Net Zero: Heritage for Climate Action.
Uno dei risultati principali di questi progetti è la necessità di avere strumenti di valutazione specifici per analizzare i rischi climatici per diversi tipi di patrimonio e comprenderne le probabili conseguenze.
Il programma FAR dell'ICCROM si propone di rispondere a questa esigenza, facendo da apripista allo sviluppo di uno strumento completo per la gestione del rischio climatico per il patrimonio culturale.
Lo strumento ha lo scopo di guidare i professionisti del patrimonio nella valutazione di come i cambiamenti climatici rendano il patrimonio e le persone più vulnerabili a disastri e conflitti.
La sezione iniziale dello strumento fornirà consigli pratici sulla raccolta di dati climatici open-source e sulla loro integrazione con i dati locali. Guiderà gli utenti ad affrontare la sfida dei limitati dati iperlocali, incorporando le percezioni e le esperienze vissute delle persone per comprendere le future implicazioni climatiche in un luogo specifico.
Sulla base delle conoscenze acquisite nell'ambito del progetto Net Zero:patrimonio per l’azione sul clima, la seconda parte dello strumento definirà i modi in cui le conoscenze tradizionali locali - sulla gestione delle risorse, la conservazione dell'ambiente e la gestione degli eventi atmosferici estremi - possono essere utilizzate per ridurre i disastri legati al clima e i rischi di conflitto per il patrimonio e le persone, contribuendo a un'azione giusta per il clima.
In un passo significativo verso questo obiettivo, l'ICCROM-FAR ha organizzato due workshop collaborativi online, riunendo esperti di sette agenzie chiave e oltre 50 professionisti del patrimonio culturale che si occupano di valutazione del rischio climatico per il patrimonio culturale e di salvaguardia del patrimonio di fronte all'aggravarsi di disastri e conflitti indotti dal clima.
I workshop si sono concentrati sulla comprensione delle metodologie esistenti e sull'identificazione delle lacune e delle sfide legate alla valutazione dei rischi composti per il patrimonio che emergono dall'intersezione di cambiamenti climatici, conflitti, epidemie, sviluppi non pianificati e disuguaglianze strutturali.
Punti salienti del workshop degli esperti della collaborazione
Il primo workshop di esperti ha preso il via con un'introduzione al progetto Net Zero dell'ICCROM-FAR, che coinvolge cinque siti innovativi in Brasile, India, Sudan, Uganda ed Egitto per sviluppare e testare sul campo strategie integrate basate sulla cultura per la riduzione del rischio di disastri, la costruzione della pace e un'azione climatica giusta. Concepito con il generoso sostegno della Swedish Postcode Foundation, le preziose intuizioni derivate da questa iniziativa di potenziamento delle capacità, unica nel suo genere, serviranno da base per la creazione di questo strumento.
Il workshop ha visto le presentazioni di una schiera di esperti multidisciplinari, che hanno illustrato diversi strumenti e metodologie per la valutazione del rischio climatico del patrimonio culturale:
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Università James Cook, Indice di vulnerabilità climatica (CVI)
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Piattaforma informativa sull'adattamento ai cambiamenti climatici nel Pacifico (AP-PLAT)
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Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di disastri (UNDRR) a Incheon
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Commissione economica e sociale delle Nazioni Unite per l'Asia e il Pacifico
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Leadership del patrimonio mondiale, ICCROM-IUCN, Toolkit per l'azione sul clima (iniziativa in corso)
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Consiglio Nazionale delle Ricerche, Lo strumento di mappatura del rischio per la tutela del patrimonio culturale
Dopo le presentazioni, gli esperti sono stati coinvolti in una discussione di gruppo e in un esercizio di mappatura per identificare le principali lacune e le sfide legate alla valutazione del rischio climatico per tutti i tipi di patrimonio, che ha posto le basi per il prossimo strumento e ha favorito potenziali collaborazioni tra l'ICCROM-FAR e le istituzioni partecipanti per salvaguardare il patrimonio culturale e integrare l'azione climatica basata sul patrimonio.
Incontro online dedicato agli operatori del patrimonio culturale
Il secondo workshop ha incluso un incontro online di follow-up il 13 novembre 2023, che ha riunito oltre 50 professionisti del patrimonio che lavorano in musei, archivi, biblioteche e siti del patrimonio, oltre a quelli che lavorano con il patrimonio immateriale. L'incontro ha favorito il dibattito sugli impatti dei cambiamenti climatici sul patrimonio, sugli strumenti disponibili per valutare e mitigare i rischi legati al clima e sul ruolo dei professionisti del patrimonio nel salvaguardare il patrimonio contribuendo all'obiettivo globale Net Zero.
Lo strumento sarà sottoposto a revisione paritaria e testato sul campo presso varie istituzioni e siti del patrimonio culturale.
Per partecipare al confronto e alla condivisione delle conoscenze e unirsi allo sforzo collettivo per salvaguardare il patrimonio culturale nel contesto della crisi climatica globale, registratevi alla prossima conferenza internazionale "Net Zero: Heritage for Climate Action", dal 19 al 23 febbraio 2024.
Per ulteriori informazioni, contattare far_programme@iccrom.org