È con grande sgomento e tristezza che riceviamo l'inaspettata notizia della scomparsa di Giovanni (Gianni) Carbonara all'età di 80 anni il 1° febbraio 2023.
È stato un caro amico e collega, maestro per molti studenti e Professore emerito di Restauro. La sua vita è stata dedicata alla famiglia, ai suoi studenti e alla disciplina del restauro, di cui è stato uno dei più significativi esponenti non solo in Italia ma anche nel mondo. Professore di Restauro architettonico all'Università di Roma "La Sapienza", dirigeva la Scuola di specializzazione in Beni architettonici e paesaggistici e coordinava i dottorandi in Conservazione del patrimonio edilizio. Figura di alto profilo nel campo del restauro e della divulgazione accademica, è stato anche insignito del Premio ICCROM nel 2017.
Laureato in architettura nel 1967, ha lavorato come architetto conservatore per il Ministero della Cultura. Si è poi iscritto alla Scuola di specializzazione per lo studio e il restauro dei monumenti, ottenendo il diploma nel 1971. Dal 1969 al 1980 è stato assistente di Storia dell'architettura con il professor Renato Bonelli all'Università di Roma "La Sapienza". Dal 1975 è stato professore di Storia dell'Architettura e successivamente di Conservazione dell'Architettura, e dal 1980 professore ordinario di Restauro presso l'Università di Roma. Giovanni Carbonara ha collaborato con l'ICCROM per oltre 50 anni, a partire dal suo coinvolgimento come partecipante al Corso Internazionale di Conservazione Architettonica (ARC) nel 1968. Ha contribuito ai programmi didattici e formativi dell'ICCROM sotto forma di attività organizzative e di collaborazione ai corsi di restauro dell'ICCROM, relativi a temi integrati nel piano di studi della Scuola di Specializzazione per lo Studio e il Restauro dei Monumenti dell'Università di Roma. Nel 2021 ha firmato un accordo di donazione della sua vasta e importante biblioteca personale all'ICCROM, affinché i ricercatori di tutto il mondo potessero beneficiare delle conoscenze raccolte nel corso della sua carriera. Da allora, ha coordinato personalmente i trasferimenti periodici di parte della sua collezione alla Biblioteca dell'ICCROM, che saranno presentati in una sezione speciale, per sostenere la ricerca sul campo.
Pur essendo arduo elencare in modo esaustivo i numerosi e prestigiosi incarichi affidatigli, sembra importante ricordare la sua attività di Commissario per la costruzione e il restauro delle ambasciate italiane all'estero, ruolo conferitogli dal Ministero degli Affari Esteri, e di consulente del Comitato Nazionale dell'ICOMOS. Come membro di vari comitati scientifici e di consulenza, è stato coinvolto nelle attività di restauro di molti edifici prestigiosi, come il Duomo di Spoleto, la Basilica di San Pietro in Vaticano, la Cappella Paolina del Palazzo Apostolico in Vaticano e Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati. Come referente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha presieduto il Comitato tecnico-scientifico per i Beni Architettonici e Paesaggistici, oltre ad essere membro del Consiglio Superiore. Per conto del Comune di Roma è stato membro della Commissione Comunale per la Storia e l'Arte e nel 2008 gli è stata conferita dal Presidente della Repubblica la Medaglia d'Oro per i Servizi alla Cultura e alle Arti.
Il Prof. Carbonara ha dedicato gran parte della sua attività di saggista alla ricerca storica e soprattutto alla teoria del restauro. Ha ideato e diretto, tra le innumerevoli pubblicazioni, il Trattato di restauro architettonico, il Restauro architettonico e impianti e l'Atlante del restauro; opere che, insieme alla sua intensa e profonda attività saggistica, hanno rappresentato un riferimento e una pietra miliare per la teoria dell'operazione di restauro contemporanea.
È stato di primaria importanza nel dibattito sulla teoria del restauro e ha dato un contributo significativo all'evoluzione della scuola romana di conservazione verso posizioni critico-conservatrici nella tutela delle risorse storiche. Per lui, restauro significava “qualsiasi intervento volto a conservare e a trasmettere al futuro, facilitandone la lettura e senza cancellarne le tracce del passaggio nel tempo, le opere di interesse storico, artistico e ambientale; esso si fonda sul rispetto della sostanza antica e delle documentazioni autentiche costituite da tali opere, proponendosi, inoltre, come atto d’interpretazione critica non verbale ma espressa nel concreto operare. Più precisamente, come ipotesi critica e proposizione sempre modificabile, senza che per essa si alteri irreversibilmente l’originale”. (Giovanni Carbonara, Che cos'è il restauro? Nove studiosi a confronto, (a cura di B. Paolo Torsello), Venezia, Marsilio, 2005).
Il Direttore generale e lo staff dell'ICCROM esprimono le loro condoglianze alla famiglia del Prof. Carbonara e si uniscono alla comunità italiana e internazionale della conservazione nel piangere la perdita di questa importante figura nel campo del patrimonio culturale.
Mehr Azar Soheil, Jukka Jokilehto, Joseph King