Il professor Giorgio Croci, storico collaboratore dell’ICCROM, si è spento il 16 aprile 2021 all'età di 85 anni. Nato a Roma, Giorgio Croci si era laureato in Ingegneria civile all'Università La Sapienza nel 1960. Fu nominato professore di Ingegneria strutturale presso la stessa Università nel 1984. In seguito fu anche docente di Salvaguardia e Consolidamento strutturale delle strutture storiche nei corsi internazionali dell'ICCROM: il corso di Conservazione della Pietra e il corso sulla Conservazione dei Beni architettonici, nonché le attività di formazione svolte nell’ambito del programma ATHAR nella Regione Araba.
Nel 1985, Croci fondò lo Studio Progettazione e Controlli, SPC s.r.l., specializzato nel campo della progettazione e del controllo di progetti di ingegneria civile e di architettura. Nel 1996, su sua iniziativa, l'ICOMOS istituì "Il Comitato Scientifico Internazionale per l'Analisi e il Restauro delle Strutture del Patrimonio Architettonico" (ISCARSAH) come forum e rete per ingegneri e architetti coinvolti nel restauro e nella cura dei beni architettonici. Fu il primo presidente del Comitato e promotore della redazione della Carta dell’ICOMOS sui principi per l'analisi, la conservazione e il restauro strutturale del patrimonio architettonico (Principi ISCARSAH), ratificata dalla 14a Assemblea Generale dell'ICOMOS nel 2003.
Giorgio Croci era dedito soprattutto al rilievo e al consolidamento di strutture storiche, diventando uno specialista di prim’ordine in questo campo. In Italia partecipò a diversi progetti importanti, quali il consolidamento strutturale del Colosseo e dei resti dei palazzi reali sul Palatino, il restauro della Basilica di San Francesco d'Assisi dopo il terremoto del 1997 e il consolidamento della Torre pendente di Pisa. Prese parte a un gran numero di progetti internazionali spesso in collaborazione con l'UNESCO, l’ICOMOS e l’ICCROM. Per esempio, fu membro della Commissione dell'UNESCO per la conservazione dei Templi di Angkor in Cambogia, consulente per la salvaguardia della Cittadella di Gerusalemme, nonché membro del team internazionale di consulenza per la conservazione di Hagia Sophia, a Istanbul.
Nel 1995, intraprese una missione per conto dell'ICCROM nella Repubblica di Corea per fornire al Ministero della Cultura coreano una consulenza tecnica sulla stabilità delle antiche porte della città di Seoul. Nel 1998, l’ICCROM gli affidò una missione tecnica d'emergenza ad Andorra, richiesta dall'UNESCO, intesa a valutare i problemi strutturali delle chiese danneggiate da un fulmine risalenti all’XI e XII secolo. A partire dagli anni '90, Croci fu membro della commissione istituita dal Ministero degli Affari Esteri italiano, che affidò all'ICCROM il compito di collaborare con le istituzioni italiane negli studi diagnostici per definire le condizioni più sicure per il trasferimento della Stele di Axum in Etiopia. Questo antico monumento, alto oltre 30 metri, era stato portato a Roma dall'Etiopia nel 1937 in cinque pezzi ed eretto davanti al "Ministero per l'Africa Italiana" (oggi sede dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura), nei pressi dell'antico Circo Massimo. Nel 2003, Croci supervisionò i lavori di smantellamento della Stele, che sarebbe stata trasportata di nuovo ad Axum due anni dopo e successivamente eretta nuovamente sul sito originale ad Axum nel 2008.
Giorgio Croci è stato spesso docente presso diverse università e presso l'ICCROM, ed è autore di numerose pubblicazioni soprattutto in materia di analisi strutturali e misure di risanamento. Ha inoltre pubblicato diversi casi di studio su progetti in cui era stato coinvolto, che rappresentano una lezione preziosa per le generazioni future.
A nome del direttore generale Webber Ndoro e dello staff dell’ICCROM, porgiamo le più profonde condoglianze alla sua famiglia e ai suoi colleghi.
Jukka Jokilehto