Il giorno 31 gennaio 2017, il Direttore Generale dell’ICCROM, Stefano De Caro, ha firmato una convenzione con la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI). A firmare la convenzione per parte della SUPSI sono stati il suo Presidente del Consiglio, Alberto Petruzzella, e il Direttore della SUPSI, Franco Gervasoni.
La convenzione ha come preciso obiettivo quello di avviare una collaborazione fra SUPSI e ICCROM finalizzata ad avvalersi delle reciproche competenze e strutture per lo svolgimento di attività didattiche e di ricerca non solo nell’ambito della conservazione e del restauro, ma anche della conservazione preventiva, della gestione delle collezioni museali e della museotecnica.
La convenzione si sta già concretizzando in termini operativi, ed è allo studio proprio in questi giorni la possibilità di varare una certificazione di studi avanzati (CAS) sviluppata in sinergia fra le due istituzioni già nel corso del 2017, certificazione che ha per obiettivo la formazione di professionisti nell’ambito della riorganizzazione dei depositi museali, valorizzando così il lavoro fatto da ICCROM attraverso il programma RE-Org e quello fatto dalla SUPSI con il laboratorio di Gestione delle Collezioni nell’ambito del Corso di laurea in Conservazione e restauro.
Gaël de Guichen, consigliere del Direttore Generale dell’ICCROM, ricorda che il 90% delle collezioni museali si trovano nei magazzini e che nel 60% dei casi esistono, sfortunatamente, gravi problemi relativi alla loro conservazione e valorizzazione. De Guichen sottolinea che si tratta di una situazione che è possibile riscontrare in tutti i Paesi.
Prof De Caro è lieto di questa collaborazione. “Da oltre 50 anni, l’ICCROM sviluppa e mette in atto programmi di formazione innovativi destinati ai professionisti del patrimonio culturale. Per quanto attiene RE-ORG, questo programma è già stato realizzato in oltre 40 istituzioni museali nei cinque continenti. La collaborazione con SUPSI permetterà, per la prima volta, di includere il metodo RE-ORG in un programma universitario e proporne l’insegnamento in lingua italiana.”
Stato membro rappresentato – Svizzera