Restauratori, architetti, scienziati e archeologi hanno riunito le loro forze questo mese per restaurare un antico tempio risalente a circa due millenni fa per salvarlo da completa distruzione. Il Tempio Ad-Dour, scoperto da archeologi nelle sabbie del deserto di Umm Al-Quwain negli anni 80, è oggetto di un progetto di conservazione unico che riguarda gli Emirati Arabi e il resto della regione.
Allo scopo di preservare e promuovere l’eredità culturale e l’identità degli Emirati Arabi, è stata avviata una cooperazione tra il Consiglio Nazionale per il Turismo e le Antichità (NCTA), il Ministero per lo Sviluppo delle Infrastrutture, il Dipartimento per le Antichità e il Patrimonio Culturale di Umm Al-Quwain e ICCROM, tramite il suo Centro Regionale per la Conservazione a Sharjah (ICCROM-ATHAR). Anche l’Istituto per il Patrimonio Culturale di Sharjah ha sostenuto il progetto fornendo il materiale necessario di cui c’era un grande bisogno.
Lanciato il 1 Febbraio 2016 come risultato di uno studio scientifico condotto congiuntamente dai partner del progetto, ICCROM-ATHAR è responsabile della supervisione ed esecuzione dei lavori di restauro e sta facendo uso di un’eccezionale rete di professionisti nel campo del patrimonio culturale.
Gli esperti internazionali stanno usando tecnologia all'avanguardia in una corsa contro il tempo per aiutare a restaurare questo prezioso pezzo di storia, una magnifica struttura quadrata dedicata al dio del sole Semitico Shamash.
Sua Eccellenza Muhammed Khamis Al-Muhairy, Direttore-Generale del NCTA, ha sottolineato l’importanza di restaurare questo monumentale sito archeologico che rientra nel più vasto obiettivo teso a portare alla ribalta il patrimonio culturale e l’identità degli Emirati Arabi e poterla mostrare al mondo intero.
Professionisti locali verranno coinvolti nei lavori di restauro consentendogli di fare esperienza e rafforzare le loro abilità nella conservazione archeologica.
Zaki Aslan, Direttore del Centro ICCROM-ATHAR, ritiene che il progetto abbia molto da offrire ad una comunità più estesa: “Il Tempio ha un rilevante valore estetico e architettonico; è parte del patrimonio culturale di una nazione, ed è espressione dei valori culturali e religiosi di una società. Dobbiamo preservare tutto ciò che resta, e non soltanto per la nostra conoscenza , ma anche per le generazioni future.
Alya Al Ghafli, Direttore del Dipartimento delle Antichità e del Patrimonio Culturale a Umm Al-Quwain, ha parlato dl deterioramento del tempio Ad-Dour negli anni passati e ha fatto riferimento a fattori come la naturale erosione dovuta a vento e pioggia che ha portato al crollo di alcuni muri del tempio e allo sgretolamento degli stucchi. Tale condizione ha richiesto un immediato intervento di restauro e conservazione, specialmente considerando che già nel 2012 questo tempio era tra i primi siti elencati nella lista provvisoria del Patrimonio Mondiale degli Emirati Arabi.
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