L’ICCROM, congiuntamente con il Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna, ha avviato in Italia un corso di formazione sul metodo RE-ORG. L’obiettivo del corso è quello di fornire ai professionisti museali dell’Emilia Romagna le competenze per predisporre e attuare un piano di riorganizzazione “su misura” dei loro depositi museali e migliorare la conservazione preventiva delle loro collezioni.
Tra le 34 candidature arrivate, sono stati selezionati 10 musei che presentavano importanti problemi nei loro depositi. Diversi in termini di proprietà, dimensione, risorse e collezioni conservate - che vanno dai candelabri ai dipinti, dai reperti archeologici alle macchine agricole - sono: Fondazione Culture di Santarcangelodi Romagna (foto 1), MAMboeMuseo Morandidi Bologna, Istituzione Villa Smeraldi-Museo della civiltà contadina di Bentivoglio (foto 2), Musei civici di Cento, Musei civici di Forlì, Museo casa Pascoli di San Mauro Pascoli, Museo Civico di Modena, Museo diocesano di Fidenza, Raccolta Lercaro di Bologna (foto 3), e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Ravenna.
Il classico corso RE-ORG gestito dall’ICCROM, ad oggi messo in pratica 27 volte in 17 paesi di tutto il mondo, è attuato in presenza e ha una durata di 2 settimane. In questa sede, invece, a causa delle nuove esigenze imposte dall’emergenza sanitaria, il corso è stato totalmente ripensato in tre parti:
Parte 1: Visita nei depositi
Due settimane prima dell’inizio della formazione con i partecipanti, Gaël de Guichen e Giorgia Bonesso hanno visitato in quattro giorni i depositi dei musei selezionati. La visita in presenza è servita a conoscere i problemi specifici dei loro spazi di deposito e ed ascoltare le esigenze gestionali di ciascun museo. Queste informazioni sono state essenziali per il successo della Parte 2, che ha previsto la delineazione di proposte progettuali di riorganizzazione dei depositi “create su misura” secondo le specificità valutate in precedenza.
Parte 2: Lezioni online
Le lezioni sono state tenute online dal 26 aprile al 3 giugno 2021, e hanno trattato le prime tre fasi del metodo RE-ORG:
Per mantenere viva l’attenzione dei partecipanti, l’insegnamento ha richiesto molto più coinvolgimento rispetto ad un corso in presenza. Si è reso necessario ricercare la partecipazione attiva delle persone, proporre la realizzazione di esercizi in gruppo, stimolare l’interazione e discussione nel gruppo.
Durante tutto questo periodo, l’ICCROM ha condiviso approfondimenti e contenuti in tema di depositi museali e ha dialogato con i partecipanti tramite il profilo Facebook Re-Org Emilia Romagna. La comunicazione congiunta con il Servizio Patrimonio Culturale regionale ha permesso, infine, di ottenere un’apprezzabile copertura sulle pagine web e sui canali informativi social di diverse istituzioni: il buon numero di interazioni raggiunte e l’allargamento del bacino di conoscenza del progetto sono stati sicuramente un primo passo per far conoscere il metodo presso altre istituzioni italiane.
Parte 3: Riorganizzazione di un deposito tipo
Grazie alla sinergia venutasi a creare tra gli organizzatori e le istituzioni museali coinvolte, la Regione Emilia Romagna ha annunciato di voler sostenere la realizzazione pratica del progetto riorganizzativo ideato dal Museo Civico di Modena (foto 6). Tale spazio è di 740 m2 e presenta una collezione di 3770 oggetti posti su mobili e in casse, ai quali si sommano oltre 300 oggetti collocati fuori da mobili. Questa parte sarà realizzata la prima settimana di ottobre 2021.