Conferenza internazionale, Roma, 19-20 maggio 2017
La distruzione deliberata del patrimonio culturale è diventata una componente fondamentale dei conflitti moderni e una tattica di guerra. In questo scenario, la salvaguardia del patrimonio culturale mondiale sta diventando sempre più urgente e necessaria. È l’identità stessa di un popolo ad essere in gioco, il loro essere, la cultura, la storia, la memoria collettiva e l’eredità futura.
Quando il patrimonio rischia di essere cancellato dalla memoria, la documentazione svolge un ruolo fondamentale, poiché diviene un testamento di quei siti e oggetti di grande importanza per una comunità, orientando anche tutte le azioni future su quel patrimonio.
Questo è il tema di una conferenza internazionale che si terrà la prossima settimana a Roma. I professionisti del patrimonio e gli esperti di tecnologia condivideranno esperienze e opinioni sullo stato attuale e le prospettive future della documentazione per il patrimonio nelle zone di crisi. I partecipanti esamineranno come la comunità internazionale possa creare un sistema efficace per uniformare la documentazione e monitorare il patrimonio culturale a rischio.
L’evento vedrà il coinvolgimento di 28 relatori, tra cui:
- Francesco Rutelli, Presidente dell’Associazione Incontro di Civiltà
- Stefano De Caro, Direttore generale dell’ICCROM
- Dario Franceschini, Ministro della Cultura e del Turismo
- Francesco Bandarin, Vicedirettore generale per la Cultura dell’UNESCO
- Gisella Capponi, Direttrice dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro
- Mounir Bouchenaki, Consigliere Speciale del Direttore generale dell’ICCROM per il Patrimonio Culturale ed ex Direttore generale dell’ICCROM
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“In un’area tra le più importanti per la storia dell’umanità oggi c’è chi vuole cancellare la memoria mediante l’aggressione alle testimonianze che l’Arte ci ha tramandato. La comunità scientifica si deve mobilitare per non consentirlo. E’ indispensabile adottare una misura all’altezza della sfida e permettere un dialogo fluido tra tutti coloro che contribuiscono a questo irrimandabile incontro di Civiltà,” dichiara il Presidente dell’Associazione Incontro di Civiltà, Francesco Rutelli.
“La documentazione gioca un ruolo cruciale nell’assicurare la conservazione del patrimonio culturale in pericolo creando le basi, quando necessario, per la sua eventuale ricostruzione. Quando si tratta di salvaguardare il patrimonio a rischio, l’ICCROM è pronta a favorire il dialogo tra i protagonisti principali e a sviluppare le capacità sul campo,” dichiara il Direttore generale dell’ICCROM, Stefano De Caro.
Al termine della prima giornata, una delegazione di partecipanti si recherà in visita ufficiale dal Primo Ministro Paolo Gentiloni, presso la sua residenza a Palazzo Chigi, al quale consegnerà il testo di un invito all’impegno internazionale: Accordo di Roma sulla Documentazione del Patrimonio Culturale a rischio. Questo evento è organizzato dall’Associazione Incontro di Civiltà, che promuove e favorisce la ricostruzione del patrimonio culturale danneggiato, in collaborazione con l’ICCROM (Centro internazionale di studi per la conservazione ed il restauro dei beni culturali) e ha ottenuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, nonché il Patronato dell’UNESCO. La conferenza si svolgerà grazie al contributo fondamentale della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo e del suo Presidente, Emanuele F.M. Emanuele, nonché del Fouad Alghanim & Sons Group of Companies.
Ingresso solo su invito.