Si è concluso il 6 dicembre scorso, presso la sede dell’ICCROM a Roma l’ottavo corso internazionale di primo soccorso al patrimonio culturale in tempi di crisi. Per quattro settimane, 16 partecipanti provenienti da 14 paesi (Cile, Egitto, Estonia, Georgia, Honduras, India, Iraq, Italia, Giappone, Spagna, Sud Sudan, Siria, Trinidad e Tobago e Stati Uniti) sono stati raggiunti da 5 tutor ed esperti insegnanti da tutto il mondo per lavorare a Roma e a Norcia.
Il corso ha riunito esperti con competenze diverse tra cui il patrimonio culturale, la mitigazione del rischio di disastro, la resistenza urbana, la mediazione, la variabilità climatica e gli aiuti umanitari. La formazione FAC ha consentito loro di apprendere a mitigare i rischi di catastrofi, prevenire i danni al patrimonio culturale in situazioni di crisi, e prendere le misure necessarie a garantire il recupero precoce post-crisi.
In questo contesto si è posta l'enfasi su fattori come il cambiamento climatico e le tensioni che possono inasprire l'impatto dei disastri e l'importanza di migliorare la resilienza. Il corso FAC fornisce strategie verificate sul campo per una più ampia integrazione con i settori della prima assistenza, della protezione civile, degli aiuti umanitari e dello sviluppo.
A Roma, un intenso programma di lavoro ha visto i partecipanti impegnati in sessioni che spaziano da conferenze e presentazioni a discussioni di gruppo, dibattiti ed esercizi di workshop. Tra i vari argomenti trattati:
- pronto soccorso per il patrimonio culturale e gestione del rischio di catastrofi
- comprensione del sistema degli aiuti umanitari
- salvaguardia del patrimonio culturale immateriale
- integrazione del cambiamento climatico con la mitigazione dei rischi
- mediazione, negoziazione e leadership per il primo soccorso al patrimonio culturale etico
- realizzazione di valutazioni delle necessità post-catastrofe
- ripresa a lungo termine e costruzione della pace
- comprensione del patrimonio culturale e della giustizia di transizione
- integrazione della gestione del rischio di catastrofi nella gestione quotidiana
Le sessioni sono state fondamentali per comprendere le connessioni tra i concetti teorici più importanti, il processo decisionale e la pratica "sul campo". Al fine di mettere in pratica la teoria, i partecipanti hanno avuto l'opportunità di apprendere sul campo a Norcia, una città dell'Umbria che ha subito gravi danni in seguito a una serie di terremoti nel 2016, e in una simulazione finale a Roma, dove tutto ciò che i partecipanti avevano imparato è stato sottoposto alla prova.
In uno scenario fittizio di grandi inondazioni, i partecipanti hanno condotto un'evacuazione di emergenza dei beni culturali e del personale in collaborazione con i primi soccorritori, la protezione civile e le autorità competenti in materia di beni culturali.
Norcia
On the second week of the course, participants, mentors, teachers, and other staff relocated to the small town of Norcia, Umbria – an area rich in both tangible and intangible heritage. The earthquakes that shook Central Italy in August and October 2016 proved devastating for the town; many buildings were either destroyed or severely damaged in their aftermath, including churches and other cultural centres. These circumstances provided the setting for additional theoretical and practical teaching on cultural heritage first aid in a 'real-life' context. The training concentrated on damage and risk assessment, tools for documenting damaged sites, first aid for saving lives and working in disasters, the emergency stabilisation of structures damaged during a hazard event, and the salvage of movable objects.
A core part of the FAC training was the interaction and consultation with members of Norcia's community , which provided the participants with a real life experience of understanding how culture matters during and after a crisis. Many inhabitants in the region were displaced following the 2016 earthquakes, and the trauma of losing their homes, their livelihoods, their heritage and in consequence also some of their traditions affected people across all age groups.
Bringing together classroom learning with practical fieldwork alongside a real community affected by disaster proved to be one of the most important parts of the FAC programme, and beneficial also for people of Norcia and nearby towns, who were able to have their voices heard and know that their plight was not forgotten.
FAC going forward
The FAC course in Italy comprised the second phase of a nine-month-long programme, with the first phase earlier this year consisting of pre-course mentorship training. This training phase gave all of the FAC participants a chance to familiarize themselves with key concepts from the worlds of cultural heritage preservation, disaster risk management, and humanitarian aid. It has also allowed them to prepare for the final phase, in which the newly qualified FAC trainees will pass on their knowledge by organizing follow-up trainings of their own.
* * * * *
FAC 2019 was organized by ICCROM alongside the Swedish Postcode Foundation, the Smithsonian Institution, and the Prince Claus Fund, in collaboration with the following:
- The UN Office for the Coordination of Humanitarian Affairs (OCHA)
- ICOM-ICORP Turkey
- The Italian Civil Protection Department (Dipartimento Protezione Civile)
- Italian Ministry of Culture (Ministero per i Beni e le Attività Culturali, MiBAC)
- Italian Fire Brigade (Vigili del Fuoco)
- Office of Reconstruction for Umbria Region
- Italian Red Cross (Croce Rossa Italiana, CRI)
- The Municipality of Norcia
- Carabinieri
ICCROM would like to thank the people of Norcia for their support, hospitality, and assistance during FAC training, and is grateful for the cooperation of local partners.