Collegare e ispirare i giovani africani alle possibilità offerte dal loro ricco patrimonio.
Utilizzare le tecnologie digitali per promuovere la consapevolezza del patrimonio e sostenere le industrie creative.
Considerare il patrimonio come bene economico, per affrontare la povertà e la disoccupazione giovanile.
Sono queste solo alcune delle potenziali iniziative oggetto di dibattito durante l'Africa Expert Meeting per la conservazione del patrimonio culturale dell'ICCROM, tenutosi presso l'Accademia d'Egitto di Roma dal 9 all'11 gennaio 2019.
Quindici professionisti provenienti da 15 istituzioni diverse si sono riuniti per discutere su come elaborare al meglio un programma di impatto, per sostenere i giovani e il loro impegno nel patrimonio culturale nella regione africana. L'Africa Expert Meeting ha tratto ispirazione dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, e in particolare dagli obiettivi di sviluppo per le città e le comunità sostenibili, la parità di genere, il lavoro dignitoso e la crescita economica. È stata anche richiamata l'Agenda 2063 dell'Unione Africana "The Africa We Want" (L'Africa che vogliamo), che si impegna a realizzare il pieno potenziale dell'Africa in termini di sviluppo, cultura e pace.
"L'Africa vanta la popolazione più giovane di tutti i continenti", ha dichiarato il dottor Ndoro, Direttore Generale dell'ICCROM. "Il patrimonio può essere fonte di sostentamento per i giovani, d'identità e di stimolo allo sviluppo. Il contributo dei giovani deve essere chiaro per capire cos'è il nostro patrimonio e come portarlo avanti".
"E' tempo di investire sui giovani africani", ha affermato la dottoressa Gihane Zaki, Direttore dell'Accademia d'Egitto di Roma, sito dell’incontro. Prendendo atto dell'imminente presidenza egiziana dell'Unione africana nel 2019, la dottoressa Zaki ha sottolineato la volontà dell'Egitto di sostenere i giovani del continente africano. "È importante altresì ricordare e apprezzare il ruolo essenziale delle donne nelle società africane".
I tre giorni di colloqui hanno portato alla definizione di orientamenti di massima per un futuro programma per l'Africa, che mira a rendere il patrimonio africano attraente per i giovani del continente, migliorando il loro coinvolgimento nella gestione dello stesso per garantire benefici economici e sociali inclusivi a tutte le generazioni. Il programma per l'Africa attualmente proposto per 2020-2030 comprende i seguenti obiettivi:
- Sostenere lo sviluppo economico e sociale attraverso l'innovazione e l'impegno dei giovani e delle donne nel patrimonio culturale.
- Aumentare l'impegno e l'interesse dei giovani e delle donne per il patrimonio tramite l'adozione di un approccio alla conservazione centrato sulle persone.
- Rafforzare le istituzioni come risorse dinamiche, innovative, affidabili e di richiamo per le comunità, il governo e il settore privato.
Alla conclusione dell’incontro, il dottor Ndoro ha ringraziato tutti i partecipanti alla riunione per il loro contributo alla discussione, nonché gli ambasciatori e i rappresentanti istituzionali presenti, ed in particolare l'Accademia d'Egitto per aver ospitato l’evento. Inoltre, ha invitato tutte le istituzioni partner dell'ICCROM e gli Stati membri, in Africa e nel mondo, a sostenere questa nuova iniziativa.
"È giunto il momento di liberare il potenziale del patrimonio culturale, per offrire una vita migliore, un migliore sostentamento alle comunità africane", ha affermato il dottor Ndoro. "Il patrimonio culturale fa parte del presente e di quello che accade nel presente. I giovani devono poter percepire le opportunità nel patrimonio."
Voci dall’incontro
Il patrimonio non è una cosa. Il patrimonio è ciò con cui viviamo, che usiamo e riproduciamo nel quotidiano.
Albino Jopela (Mozambique), Fondo per il Patrimonio Mondiale Africano
È tempo per i giovani africani di oggi di riconoscere il valore del patrimonio culturale africano, di esserne orgogliosi, di capire che non è solo una questione del passato, ma che riguarda anche il futuro, e che può contribuire al loro sviluppo e all'orgoglio dell'essere africani.
Alyssa K. Barry (Senegal), Afreakart
Il patrimonio offre tutto ciò di cui abbiamo bisogno per costruire la nostra vita. Le imprese possono essere create dal patrimonio e noi abbiamo uno stile di vita meraviglioso, che possiamo trasmettere alle prossime generazioni. E il patrimonio è qualcosa che possiamo usare per risolvere i vari conflitti in corso nelle nostre comunità.
Benis Nchang (Camerun), Better Life Initiative
Il patrimonio è la nostra identità. Non stiamo parlando del futuro, perché il futuro è il presente e il presente siete voi, i giovani. Ecco perché avete bisogno di comprendere, emulare e identificarvi con ciò che vi attende, con la fiaccola che vi trasmettiamo proprio ora, nel presente, non nel futuro. E' il vostro momento.
Edmond Moukala (UNESCO), Centro del patrimonio mondiale
Coinvolgere i giovani visitatori è una vera e propria sfida. Ma dopo averli coinvolti questi hanno una pletora di idee, contributi, ricordi, storie, e si rendono conto di quanto i loro contributi possano essere dinamici. Il museo non è uno spazio statico e possono divertirsi moltissimo!
Rooksana Omar (Sudafrica), Musei di Iziko
Il patrimonio è vita. Bisogna dedicarvisi senza scusarsi mai.
Shadreck Chirikure (Zimbabwe), Università di Città del Capo, Sudafrica
Video Link
Intervista con: Alyssa K. Barry
Intervista con: Benis Nchang
Stati Membri rappresentati
Benin, Botswana, Camerun, Canada, Costa d'Avorio, Egitto, Etiopia, Francia, Marocco, Nigeria, Arabia Saudita, Sudafrica, Sudan, Swaziland, Tanzania, Zimbabwe.