Gli eventi degli ultimi anni hanno dimostrato più volte che il mondo sta cambiando rapidamente e con esso il settore dei beni culturali. Dalle crescenti incertezze globali emerge un urgente bisogno di riconsiderare come la pianificazione strategica possa aiutarci a prepararci meglio per il futuro. In questo contesto, esploriamo il concetto di previsione strategica ed evidenziamo la recente indagine dell'ICCROM sul futuro del patrimonio culturale.

Riconoscere il valore della previsione

Boy with robot in museum

Il pensiero convenzionale sul futuro tende ad assumere una mentalità 'business-as-usual', estrapolando probabili traiettorie dalle tendenze passate o attuali. Al contrario, la previsione strategica è un approccio per identificare i potenziali cambiamenti a lungo termine ed esplorare le loro implicazioni per il futuro. Al di là di una tipica visione trimestrale o annuale, le pratiche di previsione possono puntare a prevedere ciò che accadrà in un determinato settore di studio tra 10 o addirittura 50 anni, fornendo efficacemente alle organizzazioni degli strumenti per sviluppare strategie lungimiranti che anticipano e persino modellano le tendenze future.

Negli ultimi anni, il concetto di previsione ha ottenuto un'attenzione crescente sulla scena mondiale, in particolare nel governo e nell'industria, e più recentemente al summit COP26, dove c'è stato un appello per una migliore previsione del cambiamento climatico. Sta anche guadagnando importanza nel settore culturale - per esempio, l'attuale mostra FUTURES dello Smithsonian Arts and Industries Building, invita i visitatori a impegnarsi nel pensiero previsionale e ad immaginare il futuro desiderato per un mondo migliore.

Noi vediamo un enorme valore nell'applicare la previsione strategica al concetto che abbiamo di patrimonio culturale e al contributo che può dare alla vita delle persone nei decenni a venire, se adeguatamente salvaguardato. Come organizzazione incaricata di promuovere la conservazione in tutti gli angoli del mondo, abbiamo l'obbligo di identificare proattivamente le forze esterne e affrontare il loro potenziale impatto, e anche di proporre una visione convincente per un futuro in cui i benefici del patrimonio culturale siano pienamente sfruttati. Attraverso la previsione strategica, possiamo iniziare a dare forma a questa visione più ampia.

Il progetto di analisi delle prospettive

Statue looking out to sea

La nostra unità di Pianificazione Strategica ha recentemente organizzato un progetto di analisi delle prospettive per il settore del patrimonio culturale internazionale. L’analisi delle prospettive è una tecnica di previsione riconosciuta per raccogliere informazioni sul futuro cercando segnali di cambiamento nell'ambiente esterno. Per questo esercizio, abbiamo riunito un team internazionale di 17 consulenti provenienti da università, governi e istituzioni culturali di tutte le regioni del mondo, che rappresentano diversi campi di competenza, dalla scienza del patrimonio all'economia culturale, alla tecnologia dell'informazione.

Guardando ad un panorama di 15 anni, i 'ricercatori' sono stati incaricati di indagare ed identificare potenziali tendenze future che potrebbero avere un impatto sul patrimonio culturale e descrivere le loro implicazioni per il settore. Per garantire un ampio margine, gli argomenti della ricerca sono stati organizzati secondo il quadro PESTLE per l'analisi situazionale dei fattori politici, economici, sociali, tecnologici, legali e ambientali, con un'ulteriore categoria creata per le tendenze specifiche del settore della conservazione. In totale, questo esercizio ha prodotto più di 60 relazioni di una pagina che descrivono potenziali tendenze future, che sono state raccolte e condivise con i partecipanti loro revisione.

Il workshop

Il 23 e il 26 novembre 2021, i partecipanti al progetto si sono riuniti su Zoom per due workshop di tre ore per raccogliere i messaggi chiave che sono emersi dai rapporti di analisi. Il primo giorno, i partecipanti hanno condiviso le loro riflessioni generali e identificato collettivamente i temi prioritari che riguardano il futuro del patrimonio culturale. Il secondo workshop ha utilizzato questi risultati per definire le opportunità e le sfide chiave per il futuro e sviluppare alcune raccomandazioni preliminari per l’ICCROM e per il più ampio settore dei beni culturali.

In queste due fruttuose sessioni, i partecipanti hanno attinto alle loro rispettive conoscenze e competenze per deliberare su una vasta gamma di argomenti. Tra questi, i modelli economici di benessere, l'azione comunitaria partecipativa e le tecnologie digitali sono stati identificati come alcuni degli strumenti chiave per il settore del patrimonio per mitigare i danni e promuovere un cambiamento sociale positivo.

Un aspetto degno di nota del workshop è stato il valore della previsione strategica stessa come pratica. Invitati a riflettere sul processo di analisi delle prospettive, i partecipanti hanno espresso in modo schiacciante di averlo trovato illuminante e trasformativo. Molti hanno considerato la possibilità di portare simili attività di previsione nei loro paesi o nelle loro istituzioni.

Prepararsi per il futuro

Con le preziose intuizioni dei partecipanti, è stata sviluppata una dichiarazione di intenti per catturare e comunicare i principali risultati del workshop in un messaggio breve e chiaro. Questo può servire sia come visione che come chiamata all'azione, incoraggiando il settore del patrimonio a sfruttare le opportunità chiave per affrontare le sfide prioritarie che si presentano all'orizzonte. Di conseguenza, aiuterà a orientare ulteriormente il pensiero su dove, come settore, possiamo concentrare più efficacemente i nostri sforzi per raggiungere questa visione - nel caso dell’ICCROM, cercheremo di comunicarlo chiaramente nelle nostre prossime Direzioni Strategiche. La dichiarazione di intenti recita come segue:

Foresight

Conclusione

Per noi, questa avventura nella previsione strategica attraverso il progetto di analisi delle prospettive è stato un processo di apprendimento che si è dimostrato sia produttivo che illuminante. Ora stiamo lavorando per concludere lo studio e condividerne i risultati nei prossimi mesi. Sebbene questo rappresenti solo il primo passo di una più ampia iniziativa volta a sperimentare metodi di previsione come parte dello sviluppo della strategia dell’ICCROM, sta già iniziando a prendere forma un quadro che indica l’ambito specifico in cui il settore del patrimonio culturale potrebbe essere diretto negli anni a venire, e di come noi, come organizzazione, possiamo stare al passo con l'evoluzione di tale tendenza. Ciò che è piuttosto chiaro è sicuramente che, mentre nessuno può prevedere il futuro, con la lungimiranza possiamo impegnarci in una pianificazione strategica più intelligente e informata, che in questi tempi incerti è un vantaggio che nessuno di noi può permettersi di perdere.