L'ICCROM, l'ICOMOS e l'Istituto di Studi Critici Globali dell'Università Sogang, con il supporto del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Corea, hanno organizzato una conferenza internazionale sugli approcci partecipativi al Patrimonio Mondiale a Seoul dal 19 al 21 marzo 2024. Relatori provenienti da diversi settori, come la finanza internazionale, lo sviluppo urbano e le organizzazioni per la conservazione del patrimonio, si sono riuniti con gli organi consultivi del Comitato del Patrimonio Mondiale - ICCROM, ICOMOS e IUCN - per discutere modi più pratici e sostenibili per garantire una più ampia partecipazione alle metodologie di lavoro della Convenzione del Patrimonio Mondiale.
La Convenzione sul Patrimonio Mondiale è da tempo una pietra miliare della cooperazione internazionale per la protezione del patrimonio culturale e naturale di eccezionale valore universale. Oltre a concentrarsi sulla conservazione, la Convenzione sottolinea anche il ruolo che il patrimonio svolge nella vita delle comunità. Questa attenzione per le comunità è cresciuta sempre di più negli ultimi 50 anni, con uno spostamento verso approcci incentrati sulle persone.
Tuttavia, nonostante il riconoscimento dell'importanza delle conoscenze e delle competenze locali, le modalità significative di partecipazione delle comunità ai processi del Patrimonio Mondiale restano ancora elusive. Questa sfida è accentuata dalla mancanza di definizioni chiare e di indicazioni pratiche per chi lavora con il Patrimonio Mondiale.
È necessario lavorare sull’analisi della letteratura esistente e delle evidenze pratiche - sia nel settore del patrimonio che al di fuori di esso - per sviluppare un quadro strutturato e applicabile.
Per affrontare questi problemi, una conferenza internazionale, organizzata congiuntamente dall'ICCROM, dall'ICOMOS, dall'Istituto di Studi Critici Globali dell'Università Sogang e supportata dal Ministero degli Affari Esteri coreano, si è proposta di fornire una piattaforma di discussione e collaborazione. L'organizzazione della conferenza è stata accolta con grande favore dal Direttore del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, che ha sottolineato l'importanza di garantire una più ampia partecipazione per migliorare la protezione e la gestione delle proprietà del Patrimonio Mondiale.
Definire la partecipazione per un Patrimonio Mondiale più inclusivo
La conferenza ha riunito un'ampia gamma di soggetti interessati in un approccio interdisciplinare per favorire una più ricca comprensione della partecipazione. Specialisti della Banca Mondiale, della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, di UN Habitat e di varie organizzazioni per la conservazione del patrimonio, come il Forum Internazionale delle Popolazioni Indigene sul Patrimonio Mondiale, il World Monuments Fund, l'Aga Khan Trust for Culture, l'Anaq al-Ard, la Murujuga Aboriginal Corporation e l'Università di Taiwan, si sono uniti ai rappresentanti degli organi consultivi del Comitato del Patrimonio Mondiale (ICCROM, ICOMOS e IUCN).
Un obiettivo chiave della conferenza è stato quello di fare maggiore chiarezza sulla terminologia. Esplorando il modo in cui la "partecipazione" viene definita e utilizzata in diversi settori, sia all'interno che all'esterno del patrimonio, la conferenza ha cercato di stabilire un terreno comune per la collaborazione futura.
Costruire un quadro di riferimento per un coinvolgimento significativo
Un altro obiettivo cruciale è stato quello di identificare le aree di miglioramento necessarie all'interno del sistema attuale. Sulla base dell'analisi della letteratura esistente nell'ambito del Patrimonio Mondiale e delle esperienze reali del settore del patrimonio e non solo, la conferenza è stata in grado di discutere aspetti quali l'analisi e il coinvolgimento dei portatori di interesse, i processi di consultazione, i processi decisionali e gli accordi di governance, l'attenzione alle molteplici comunità e la creazione di meccanismi di reclamo. Esaminando i possibili metodi di miglioramento, la discussione è proseguita con l'esame di come la Convenzione del Patrimonio Mondiale possa facilitare una partecipazione più attiva da parte di diversi attori attraverso i suoi quadri operativi.
La conferenza ha creato un ambiente collaborativo in cui sono state esplorate soluzioni innovative. I partecipanti hanno lavorato insieme per progettare modi pratici e sostenibili per aumentare la partecipazione ai processi del Patrimonio Mondiale. Questo spirito collaborativo è fondamentale per garantire che le diverse voci delle comunità siano ascoltate e valorizzate.
Riunendo molteplici prospettive e promuovendo la risoluzione collaborativa dei problemi, la Conferenza sugli approcci partecipativi al Patrimonio Mondiale può aprire la strada a un futuro più inclusivo e collaborativo per il Patrimonio Mondiale.