L’ICCROM e la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali firmano un accordo di partenariato strategico al fine di internazionalizzare la competenza italiana.
Carla Di Francesco, già direttore della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali e commissario speciale dal 9 ottobre 2019, e il dott. Webber Ndoro, direttore generale dell'ICCROM hanno firmato oggi un accordo con l'obiettivo di promuovere l'internazionalizzazione del sistema italiano dei beni culturali e di esportare le competenze italiane nella gestione, ricerca e formazione del patrimonio culturale.
L'accordo sarà di importanza strategica per le politiche culturali internazionali in Italia e rafforzerà la specificità del know-how italiano in materia di gestione dei beni culturali.
"L'internazionalizzazione è una delle priorità della Fondazione, che tra pochi giorni lancerà la Scuola Internazionale dei Beni Culturali, il primo corso per funzionari e professionisti del settore culturale dei Paesi del Mediterraneo", spiega Carla Di Francesco. "Tuttavia, per svolgere al meglio questa missione, sono necessarie partnership strategiche in grado di consolidare l'intero sistema".
Sottolineando l'importanza dell'ICCROM nel rafforzamento continuo della collaborazione con il Paese ospitante, il dott. Webber Ndoro ha commentato: "la partnership con le istituzioni italiane è fondamentale, sia per le competenze che esse apportano nel campo dei beni culturali, sia per noi come organizzazione che attualmente celebra i sessant'anni di proficua collaborazione con l'Italia". Siamo lieti di intraprendere questa nuova impresa con la Fondazione".
L'accordo mira quindi ad una complementarietà e integrazione delle competenze: la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, istituita dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MIBACT), è il principale soggetto nazionale per l'istruzione superiore nella gestione del patrimonio, e l'ICCROM, un'organizzazione intergovernativa creata dall'UNESCO, si incentra sulla promozione della conservazione del patrimonio culturale di ogni tipo.
Questa fortunata collaborazione promuoverà la diffusione di esempi positivi e buone pratiche, che consentiranno all'Italia di rafforzare il proprio ruolo di primo piano a livello internazionale nel campo della conservazione e della gestione del patrimonio.