In occasione della visita a Roma del Primo Ministro della Regione di Yangon, Mr U Phyo Min Thein e a seguito della richiesta dell’Associazione ITALIA-BIRMANIA.INSIEME, l’ICCROM ha ospitato il 21 giugno un seminario sul tema: “Conservazione integrata dei patrimoni urbani e città inclusive e intelligenti. Possibili sinergie tra Italia e Myanmar: il laboratorio di Yangon.”
La Regione di Yangon, ex capitale del Myanmar, è al centro di un rapidissimo processo d’inurbamento che comporta gravi problemi di speculazione immobiliare (da qui ai prossimi 10 anni dovrebbe raggiungere una popolazione di oltre 11 milioni di persone), una minaccia molto grave per l’importante patrimonio architettonico risalente al periodo della colonizzazione britannica. Inoltre è volontà delle autorità birmane lanciare una politica museale e di valorizzazione dei siti culturali che sostenga lo sviluppo turistico. Le istituzioni locali e nazionali dovranno pertanto affrontare una serie d’importanti sfide sul piano politico, sociale e finanziario per avviare una programmazione strategica per la gestione dei cambiamenti che unisca pianificazione urbana, sviluppo e conservazione, evitando i pesanti errori compiuti da altri paesi della regione asiatica.
Per l’ICCROM è stata una preziosa occasione per rendere un servizio a due Paesi membri e partecipare ad una riflessione sul tema dell’integrazione delle le attività di conservazione nel processo di sviluppo economico e di inclusione sociale.
Il seminario è stato patrocinato dal governo italiano: MIBACT ( Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del turismo), MAECI (Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale), dalla Facoltà di Architettura dell’ Università di Roma ‘La Sapienza’, i cui rappresentanti hanno autorevolmente preso parte alla discussione. Oltre a loro hanno preso la parola rappresentanti di istituzioni, NGOs e aziende operanti nei settori culturali ed energetico che hanno offerto utili contributi alla discussione.
Le conclusioni del seminario sono state delineate del prof. Vincenzo Scotti, Presidente dell’Associazione ITALIA-BIRMANIA.INSIEME.